Tutto pronto per la prima puntata della nuova trasmissione di Michele Santoro. Luigi De Magistris, Diego Della Valle e Valter Lavitola (in collegamento dalla sua latitanza) gli ospiti che risponderanno alle domande dei giornalisti in studio. E poi l'intervento di Marco Travaglio e le vignette di Vauro
Azzerare la casta. Questo il titolo scelto da Michele Santoro per il debutto di Servizio pubblico, la sua nuova creatura televisiva - a dispetto del nome realizzata molto lontano dalla Rai - che parte questa sera, 3 novembre, alle ore 21.
Lo spettacolo, concepito secondo l'ormai collaudato schema di Raiperunanotte e Tuttinpiedi, andrà in onda sul web e sul digitale terrestre, attraverso un network di emittenti locali.
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E poi le domande di Franco Bechis e Luisella Costamagna, le intrusioni di Vauro, gli interventi di Marco Travaglio, l’analisi di Paolo Mieli, le cifre e le storie di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo sui politici, gli sprechi, le promesse mancate. Per non dimenticare festini considerati “cene eleganti” in quel di Arcore, ecco l’intervista esclusiva a Chiara Danese, la 19 enne che, assieme ad Ambra Battilana, si è costituita parte civile nel processo a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, i tre protagonisti del riposo postprandiale di Silvio Berlusconi.
Coinvolto nel progetto di Santoro (pubblicità e produzione), Sandro Parenzo ha parlato di trasformazione televisione, di mezzi e di messaggi: “Ci pensavamo da tanti anni, ora con il cambiamento culturale della Rai, quella politica del paese e la rivoluzione tecnologica del digitale, possiamo far partire questa avventura. Io la definisco la post televisione proprio perché interagiscono vari mezzi di comunicazione”. L’attivissimo Giuliano Ferrara è in contatto anche con Parenzo: “Fino a ieri i rumors non erano veri. Questa mattina invece – spiega l’editore – mi sono sentito con Giuliano Ferrara e se mi chiedete se in futuro ci potrà essere una sua trasmissione come per Santoro rispondo: perché no?”.
Prima, però, c’è il contrattone triennale con viale Mazzini che il direttore de Il Foglio deve e vuole rispettare. Lì dove c’era Annozero, in prima serata su Rai 2, viale Mazzini trasmetterà ‘Indiana Jones’. Nino Rizzo Nervo (Pd), consigliere di amministrazione, accusa l’azienda di miopia: “Avevo chiesto che anche la Rai s associasse alla rete di televisioni che hanno deciso di far vedere il programma di Santoro. Per miopia aziendale e timore politico sono rimasto inascoltato. Io vedrò Santoro e sono convinto, e spero, che saranno in molti a fare la mia stessa scelta”. Rizzo Nervo dice esplicitamente che la Rai asseconda ordini politici: “La perdita in pochi mesi di Santoro, di Saviano, di Dandini, di Ruffini, è stato puro autolesionismo di un vertice che sinora si è distinto soltanto nel rinunciare a pezzi pregiati di programmazione per assecondare i diktat della politica”.
L'APPUNTAMENTO
Michele Santoro torna sullo schermo
"Noi contro la tv che fa schifo"
"Servizio pubblico" da questa sera anche su Repubblica.it. Il programma - 26 puntate più possibili eventi speciali - verrà trasmesso anche su molte reti del digitale terrestre e su tre canali Sky di LEANDRO PALESTINI
ROMA - "Il giovedì daremo uno schiaffo al potere. Sarà una giornata di sciopero contro la tv che fa schifo". Michele Santoro dà la cifra del suo Servizio Pubblico. Stasera, alle 21, dagli studi di Cinecittà, si parte con un titolo forte, Azzerare la casta: "Il destinatario di questo messaggio non è soltanto Berlusconi, ma la politica nel suo insieme". Definisce "scassatori" gli ospiti Luigi De Magistris e Diego Della Valle: daranno le loro ricette per uscire dalla crisi. Paolo Mieli farà l'analisi politica. In collegamento ci sarà Valter Lavitola, in studio gli indignados. Con l'Italia a un passo dal precipizio, Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo ricorderanno le promesse non mantenute dai politici sui tagli alla casta. Sarà intervistata Chiara Danese, la 19enne che, assieme ad Ambra Battilana, si è costituita parte civile nel processo sulle notti di Arcore. Interverranno Franco Bechis e Luisella Costamagna.IL LINK PER SEGUIRE LA TRASMISSIONE SU REPUBBLICA.IT
"Bisogna cominciare a usare il telecomando come internet", avverte Michele Santoro, ricordando che il programma poggia su un'ampia piattaforma: la rete di tv territoriali, il satellite (il canale 504 di Sky e tasto active dei canali 500 e 100) e il web. Oltre al sito serviziopubblico.it ci sono quelli di Repubblica, Corriere e il Fatto quotidiano. E, in esclusiva
radiofonica, Radio Capital.
"In cassa c'è già un milione di euro". Santoro ha convinto centomila cittadini italiani ad aderire al suo appello "10 euro per Servizio pubblico". Dietro la scenografia fatta di tubi innocenti, c'è una rete di tv regionali che garantirà 110 mila euro a puntata. Alle 26 serate previste si potranno aggiungere puntate speciali. Con l'arrivo del "vice" Sandro Ruotolo, che ha lasciato la Rai, la squadra del glorioso Annozero è in gran parte confermata, salvo Corrado Formigli che il giovedì fa già Piazzapulita su La7 (più in là arriverà Giuliano Ferrara su RaiDue). Ad aprire il talk ci sarà una "sorpresa" di Vauro (oltre le vignette). Poi "la balla della settimana" di Marco Travaglio. Servizio Pubblico andrà in diretta streaming su Facebook e gli spettatori potranno intervenire on line: il sondaggio è a cura di Giulia Innocenzi. Santoro ripete che "la Rai è alla deriva", che "la censura c'è", che Servizio Pubblico mira alla "rivolta" dei telespettatori. E minaccia: "Se vinceremo la scommessa, con il nostro pubblico, ci saranno dei cambiamenti nel panorama televisivo italiano". Domani si vedrà quanti ascoltatori riesce a sottrarre Servizio Pubblico alla "tv omologata".
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