domenica 20 novembre 2011

Biabiany e Giovinco, che intesa! Il Parma affonda l'Udinese

Milano, 20 novembre 2011

Cade la squadra di Guidolin sotto i colpi del francese e il rigore del numero 10. La squadra di Colomba gioca meglio rispetto a una spenta Udinese, che deve dire addio ai sogni di vetta solitaria

Giovinco, potevamo anche aspettarcelo. Biabiany su questi livelli, forse no. Il francese, che l'anno scorso di questi tempi era titolare per forza nell'Inter di Benitez, spacca in due la gara con l'Udinese, togliendo alla squadra di Guidolin ogni velleità di primo posto solitario. Giovinco vince la sfida diretta con Di Natale, accorciando in classifica cannonieri e soprattutto eguagliando, con sette gol, il suo record di segnature in A. E siamo solo a novembre. E il Parma trova uno scalpo nobile che lo proietta lontano dalle zone calde della classifica e che aiuterà molto nel trovare la convinzione dei propri mezzi: 2-0, gol di Biabiany e Giovinco. L'Udinese dimostra di soffrire le trasferte, dove ha segnato solo tre gol, e conferma di patire le pause con le nazionali dei suoi uomini.
Guidolin deluso, Colomba dà indicazioni. Ansa
Guidolin e Colomba

IL PRIMO TEMPO — Protagonisti del primo tempo sono, da subito, Biabiany e Giovinco. Il francese mette in scena sulla fascia un duello fra velocisti con Armero: è lui a vincere la sfida, sfondando con regolarità e piazzando alcuni cross interessanti, che nessuno riesce però a mandare verso la porta. Giovinco sfrutta invece il netto predominio territoriale del Parma per provare alcune delle sue soluzioni personali: va spesso al tiro, ma non trova mai la porta. Sfrutta qualche sponda di Pellé, che fa tutto bene fino a quando deve decidere se passare o tirare: lì spesso si "incarta", e il Tardini mugugna. La squadra di Colomba comunque per 45' è meglio della aspirante capolista, spezzata in due tronconi e con qualche centrocampista sottotono (colpa delle nazionali? Guidolin stavolta ha limitato il turnover post viaggi intercontinentali). Si vede poco anche Di Natale, il cui primo lampo arriva al 42': un tiro dal limite che finisce di poco alto. L'occasione migliore di tutto il primo tempo, comunque, resta quella di Galloppa, al minuto 8: un bel rasoterra da fuori si stampa in pieno sul palo: la partita sarebbe potuta girare lì, invece si va negli spogliatoi sullo 0-0.

RIPRESA DECISIVA — Il gol arriverà 13' dopo, e sempre sull'asse Giovinco-Biabiany. la Formica Atomica guadagna e calcia un corner verso centro area. Lì, dimenticato dalla difesa dell'Udinese (in tre vanno su Pellé) c'è il francese, che colpisce facile di testa per l'1-0. Il vantaggio non cambia granché, nonostante Guidolin cerchi di modificare l'assetto inserendo Torje (per Isla) e passando al 4-4-2. In realtà si aprono solo più spazi per i contropiede del Parma: Biabiany si prende definitivamente la scena bruciando Armero in contropiede e servendo Giovinco in area: Benatia respinge sulla linea, ma poco dopo, al 31', Basta mette giù il francese, diventato prima punta con l'uscita di Pellé. Giovinco non si fa stregare dal pararigori Handanovic, lo spiazza e sale a quota sette in classifica cannonieri, a un passo da Di Natale. Totò si adatta al livello bassino della prestazione della sua Udinese, bloccato nella morsa fra Lucarelli e Paletta, entrambi precisi. Un paio di tiri verso la porta, ma raramente quelle giocate che fanno distendere la squadra. E dire che lui in Nazionale non c'è andato. La squadra di Guidolin lascia così la vetta, il Parma fa un bel passo verso la metà nobile della classifica.
Valerio Clari per La Gazzetta dello Sport

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