martedì 17 luglio 2012

Immigrati irregolari, a settembre il "clic day" durerà un mese


l primo settembre scatta il "ravvedimento operoso" per chi dà lavoro a immigrati senza documenti. I datori di lavoro potranno uscire dall'illegalità e migliaia di invisibili potranno vivere e lavorare alla luce del sole. Una rivoluzione per il pianeta immigrazione. Sarà escluso dalla mini-sanatoria chi risulterà condannato negli ultimi 5 anni con sentenza, anche non definitiva, per favoreggiamento dell'immigrazione irregolare



ROMA - Lavora per voi una colf irregolare? Occupate in nero un muratore clandestino? La data è fissata. Comincia il conto alla rovescia. Il primo settembre scatta il "ravvedimento operoso" per chi dà lavoro a immigrati senza documenti. E' la regolarizzazione 2012: per un mese di tempo datori di lavoro opachi potranno uscire dall'illegalità e migliaia di invisibili potranno vivere e lavorare alla luce del sole. Una rivoluzione per il pianeta immigrazione. 

Scatta il "ravvedimento operoso". La sanatoria è contenuta in una norma transitoria approvata il 6 luglio scorso con la "legge Rosarno": il decreto legislativo che introduce pene più severe per chi impiega stranieri irregolari e   un permesso di soggiorno per l'immigrato che denuncia uno sfruttamento grave.  La norma transitoria prevede, appunto, il "ravvedimento operoso": i datori di lavoro che occupano alle proprie dipendenze extracomunitari irregolari, potranno dichiarare la sussistenza del rapporto di lavoro allo Sportello unico per l'immigrazione. Insomma, potranno regolarizzarli. E' dalla sanatoria 2009 (per altro limitata a colf e badanti) che non si apriva una tale finestra. 

Via libera il primo settembre. In un incontro della scorsa settimana, i tecnici dei ministeri dell'Interno, del Lavoro e della Cooperazione hanno cominciato a stabilire i dettagli della procedura di emersione. Secondo indiscrezioni raccolte da Repubblica. it, la regolarizzazione si aprirà a fine estate. Per l'esattezza, le domande dei datori di lavoro dovranno essere presentate dall'1 al 30 settembre 2012. Si dovrà autocertificare la presenza del migrante irregolare sul territorio italiano prima del 31 dicembre 2011 (per evitare che la notizia della regolarizzazione scateni arrivi in massa di irregolari). Il datore di lavoro dovrà pagare un contributo forfettario di 1.000 euro (non deducibile ai fini dell'imposta sul reddito) per ciascun lavoratore, "previa regolarizzazione delle somme dovute a titolo retributivo, contributivo o fiscale". 

Gli esclusi. Sono esclusi dalla mini-sanatoria i datori di lavoro che risultino condannati negli ultimi 5 anni con sentenza, anche non definitiva, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, così come i lavoratori colpiti da provvedimenti di espulsione, condannati o segnalati, anche in base ad accordi o convenzioni internazionali, ai fini della non ammissione nel territorio dello Stato.   
     VLADIMIRO POLCHI