mercoledì 23 novembre 2011

Champions League, spettacolo a San Siro: Il Barcellona piega il Milan

  Messi e Xavi esultano dopo l'1-2, Aquilani sconsolato. Reuters


Milan
Milan
2
3
Barcelona
Barcelona
PARTIDAZO DE IDA Y VUELTA EN SAN SIRO

Xavi aprovecha 
un regalo de Messi


Il Barça mette ko il Milan
Grande partita a San Siro

22:47  SPORTAgli spagnoli un match spettacolare e ricco di gol. Blaugrana agli ottavi in testa al girone. I rossoneri due volte in svantaggio recuperano. Ma poi Xavi chiude la partita sul 2-3
MILANO - Il Barcellona supera 3-2 il Milan e si qualifica agli ottavi di Champions League come prima del girone H. Partita spettacolare e ricca di gol. Barça in vantaggio con Xavi al 13', abile a ribadire in rete da due passi un tirocross di Thiago Alcantara deviato da Van Bommel. Il pareggio del Milan con Ibrahimovic al 20' su assist di Seedorf. Catalani di nuovo in vantaggio al 32' con un rigore di Messi concesso dall'arbitro per fallo di Aquilani su Xavi. Il fuoriclasse argentino nell'occasione è stato costretto a tirare due volte il penalty, perchè sulla prima conclusione ha interrotto la rincorsa finendo per essere anche ammonito. Nella ripresa Boateng al 54' firma un gol bellissimo per il 2-2. La gioia dura poco, perchè al 63' ancora Xavi su assist di Messi firma il definitivo 3-2. (Fonte: Lapresse)


MILANO - Spettacolo pirotecnico a San Siro, gol, battaglia, genialità, perfino qualche calcione (otto ammoniti), tra due stili di gioco, due scuole, due interpretazioni del calcio altrettanto affascinanti e legittime. Il Milan con le sue ripartenze e il «suo» Ibrahimovic, palla lunga e spallata all'avversario; il Barcellona con il suo tic-toc, tic-toc, il suo palleggio, le sue accelerazioni il suo chirurgo plastico Lionel Messi. Vince chi procede meno a sprazzi, vince chi è più squadra, vince chi ha più opzioni, vince chi gioca meglio. Vince il Barcellona 3-2.
Il Milan rimonta due volte, con Ibrahimovic (grande assist di Seedorf) il vantaggio di Xavi (ma forse, prima c'è il tocco di Van Bommel) e con Boateng (numero di prestigio circense) il rigore di Messi che segna il suo primo gol a una squadra italiana. Un tiro ripetuto a causa di una finta eccessiva della «Pulce», sanzionata addirittura con il giallo. A questo proposito c'è un giallo nel giallo. L'autore del fallo su Xavi è Aquilani che scampa l'ammonizione: sarebbe stata la seconda. In questi casi il cartellino è praticamente inevitabile. Viene ammonito invece Nesta che protesta con l'arbitro di porta. Almeno questa è la ricostruzione. Strano, però, che l'arbitro abbia graziato Aquilani.
Il Barcellona, alla fine, vince con uno dei classici golmade in Barça: inserimento di Xavi e pallone telecomandato di Messi per il centrocampista del famoso duo «Xavi & Iniesta», ora orfano del secondo per infortunio. Football allo stato puro, come pescare a piene mani caviale da una coppa d'argento. Il paradosso di questi fuochi d'artificio a San Siro è che il Barcellona aveva dominato di più all'andata, eppure era stato punito dalle uniche due azioni offensive del Milan. Qui soffre di più (comunque ha più occasioni del Milan, su questo non c'è il minimo dubbio), controlla meno il gioco ma ottiene i tre punti e la sicurezza del primo posto nel girone.
C'è qualcosa che, in molti, non capiscono. Se giochi come il Barcellona, se sei una squadra come il Barcellona, se persegui un fine come il Barcellona e non ti basi solo sulla capacità dei singoli interpreti, pure bravissimi, alla fine raccogli, perché il gioco paga sempre, perché l'idea positiva è più forte della mera speculazione. I furbi, nel calcio, a differenza di quello che pensa qualcuno, specialmente in Italia, non vanno lontano. 


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