martedì 15 novembre 2011

Udine, per lo stadio c'è l'accordo


(ANSA) - UDINE, 15 NOV - Il consiglio comunale di Udine ha approvato nella tarda serata di ieri la delibera contenente le linee guida per la ristrutturazione dello stadio 'Friuli'.
La delibera e' stata approvata con 39 voti favorevoli, un astenuto e un voto contrario. Alla gara per il conferimento del diritto di superficie e per la gestione dell'impianto potranno partecipare i club iscritti ai campionati di serie A o B, presentando un progetto preliminare per la ristrutturazione dell'impianto sportivo. 





UDINE - L’«ampia condivisione» auspicata dal capogruppo Pd Agostino Maio è stata raggiunta. Nell’esito finale (39 sì, 1 contrario e 1 astenuto) del voto del consiglio comunale di ieri si leggono, chiarissime, le "larghe intese" fra centrodestra e centrosinistra sulla delibera che fissa le linee guida per la gara per il conferimento del diritto di superficie dello stadio. La chiave di volta, l’ha offerta un emendamento (elogiato da Ortis, ma anche da Anzolini dell’Udc) presentato dal presidente del consiglio comunale Daniele Cortolezzis, che elimina la cifra di 36mila euro annui, sostituendo la parte della delibera più bistrattata (da destra e sinistra). Oltre all’impegno per i lavori, il superficiario provvederà alla «corresponsione di un ulteriore importo determinato dagli uffici sulla base di criteri oggettivi».
      Critici. Il "no" alla delibera è di Stefano Arpino (Gm), che dà il suo voto contrario «senza tentennamento alcuno». «La ratio della delibera non è condivisibile: so che non raccoglierò il consenso di molti, ma rispondendo alla mia coscienza voterò serenamente contro», annuncia. L’astensione, invece, è di Natale Zaccuri del Pdl: «Mi sono astenuto per una questione di principio, perché avevo presentato un emendamento e l’hanno bocciato di brutto», spiega. Il resto del suo gruppo, invece, vota a favore: «Credo che sia possibile condividere una delibera d’indirizzo che porterà il bene della città», dice Loris Michelini. La Lega deve incassare il "niet" del Pd al suo emendamento salva-concerti per aumentare la capienza («Per noi questo è uno stadio del calcio e per il calcio. Se i concerti si possono fare con 35mila posti, si possono fare anche con 28mila», dice Maio a Dordolo), ma non si mette di traverso. Pirone si dice convinto che, con gli emendamenti proposti da Sel, «l’interesse pubblico è tutelato». Luciana Perissinotto, che firma gli emendamenti del Pd con Scalettaris, non nasconde di aver avuto «un atteggiamento molto critico e anche nettamente contrario e ostile, soprattutto quando si ipotizzava la proposta di un affidamento diretto del diritto di superficie». Ma poi il parere della Corte dei conti «ha senz’altro contribuito a rasserenare gli animi» e «l’aver ricondotto quest’operazione nell’alveo del diritto pubblico ci rassicura». Non foss’altro perché «è prevista la possibilità della revoca dell’assegnazione in autotutela da parte del Comune in caso della violazione delle linee guida». Così, pur avendo dovuto digerire la previsione dei 99 anni, Perissinotto ha votato sì, come altri perplessi, fra cui Mansi (Sel). Favorevole pure il terzo polo, con Bertossi dell’Api e il gruppo Udc, che puntava a una «collaborazione costruttiva». Honsell esprime «grande soddisfazione. Abbiamo definito un percorso nuovo per la pubblica amministrazione di come coinvolgere i privati nella ristrutturazione dello stadio». «Ora - aggiunge - si potrà procedere rapidamente alla realizzazione del nuovo stadio».
      Biglietti. Il gruppo Udc è soddisfatto. «È stato approvato il nostro ordine del giorno», dice Fabrizio Anzolini (che l’ha condiviso con Bertoli, Bortolin, Barillari, Ortis, Rinaldi e Alberto Bertossi dell’Api), che prevede che il superficiario eviti di destinare biglietti gratis per lo stadio a favore dei consiglieri comunali o li destini, piuttosto, ad associazioni di volontariato. «Siamo soddisfatti, un successo insperato», chiosa Anzolini.
      Camilla De Mori per il Gazzettino

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