lunedì 28 novembre 2011

Il Milan sfida la Juve, 4 gol al Chievo. Ibra fa 101


La sfida è lanciata. Il Milan, con l’ennesima prova di forza, si insedia al secondo posto, al fianco dell’Udinese, a caccia della Juventus, in attesa del recupero di martedì, fra il Napoli e i bianconeri. Con il Chievo i rossoneri giocano a freccette e stravincono, incasellando l’ennesimo 4-0, con i gol 100 e 101 in serie A di Ibra, la perla di Thiago Silva e la rete di Pato. Inesistente la squadra veneta, soggiogata dai rossoneri che chiudono la pratica nel primo tempo.
SUBITO PATO — Archiviato il Barcellona, Massimiliano Allegri si ritrova senza Nesta e Abbiati. Le alternative sono l’ex Yepes e Amelia; cambi obbligatori. Ma dopo gli scricchiolii di Champions sorprende la decisione di schierare Van Bommel perno tattico del centrocampo, invece dell’atteso Ambrosini, con Nocerino a sinistra dal primo minuto e Aquilani a destra. Dirottato Robinho in panchina, al fianco di Ibrahimovic c’è Pato, con Boateng rigorosamente a supporto. Mimmo Di Carlo sogna l’impresa: come Allegri schiera il 4-3-1-2, pronto però a compattarsi in fase di copertura, e affida le sorti della squadra a Pellissier e Thereau, con Sammarco trequartista.
Il destro del 2-0 di Zlatan Ibrahimovic. Ansa
Il destro del 2-0 di Zlatan Ibrahimovic. Ansa
 
ASSEDIO — Ma la veemente partenza del Milan obbliga subito i veronesi ad arretrare. Il segnale forte è di Ibra dopo 44 secondi, con un destro a giro che scheggia la traversa. Al 4’ lo svedese allunga in area per Pato che viene anticipato da Sorrentino. Facilmente penetrabile, il Chievo mostra il fianco e rinuncia a pressare i rossoneri. Il Milan ne approfitta passando già all’8’. Thiago Silva allarga a destra a Boateng che restituisce; il brasiliano dal limite onora la fascia di capitano con un diagonale chirurgico che si infila nell’angolo alla destra di Sorrentino. I gialloblù reagiscono all’11’ quando Pellissier non impatta sulla palla servita da Bradley a tu per tu con Amelia.
SENSO UNICO — Ma c’è troppo Milan in campo; a tratti incontenibile. Lo sottolinea Ibra al 16’ quando dal limite sorprende Sorrentino scagliando la palla sotto la traversa. Un uno-due micidiale a cui si aggiunge l’infortunio di Mandelli che al 23’ deve lasciare il posto ad Acerbi. Non c’è proprio partita. Il Chievo non aggredisce e regala campo ai rossoneri che dilagano al 33’. Segna Pato, fino a quel momento etereo e assente. Il brasiliano, che si trova lì per caso, ribadisce in rete una respinta di Luciano sul bolide di Aquilani. Ti aspetti che l’arbitro Guida chiuda il match per manifesta inferiorità del Chievo, invece al 43’ trova la forza di fischiare un rigore per una spinta di Luciano a Pato. Senza pietà alcuna, Ibra non fallisce.
Diversi motivi per sorridere per Massimiliano Allegri: il Milan è secondo in campionato e già agli ottavi di Champions. Lapresse
Diversi motivi per sorridere per Massimiliano Allegri: il Milan è secondo in campionato e già agli ottavi di Champions. Lapresse
SOLO POSSESSO — Quattro a zero è una combinazione ricorrente nel campionato rossonero. Che potrebbe fare posto alla cinquina se, dopo soli 39 secondi dall'inizio della ripresa, Ibra non scagliasse di pochissimo a lato. Sembra la replica del primo tempo, ma con Hetemaj al posto di Luciano. Identico, invece, l’approccio del Chievo che come un pugile suonato fatica a reagire. Dal canto suo il Milan fa un devastante possesso palla e di tanto in tanto va in percussione con la grinta che servirebbe ai ragazzi di Di Carlo. Crudeli, i rossoneri non concedono nulla al Chievo e non è un caso ammirare Ibra anche nella fase difensiva, quasi volesse impedire a Pellissier di raggiungere l’agognata quota 100 gol. Con l’ingresso di Emanuelson per Ibra e El Shaarawy per lo spento Pato, tutto il resto è noia. Il Milan stellare prosegue la sua marcia.
Gaetano De Stefano per la Gazzetta dello Sport

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