Abu Dhabi, trionfa Hamilton
Alonso 2°, Vettel subito k.o.
Vince l'inglese della McLaren davanti alla Ferrari e a Button. Il tedesco rompe una gomma dopo sole due curve
- Lewis Hamilton in azione . Ap
Non era scontato che arrivasse, ma per la legge dei grandi numeri doveva accadere: parliamo del primo zero in classifica di Sebastian Vettel, andato in scena ad Abu Dhabi, nel penultimo GP di una stagione che il tedesco ha dominato. Due curve dopo il solito via ben eseguito, la posteriore destra della sua Red Bull si è afflosciata e lo ha costretto al primo k.o. stagionale. Una pacchia per i rivali del tiranno tedesco, una manna su cui si è avventato famelico Lewis Hamilton, vincitore al termine di una gara condotta alla grande. L’inglese della McLaren, alla terza vittoria del 2011, ha preceduto un ottimo Fernando Alonso con la Ferrari, terzo Jenson Button. Quarto e quinto posto per Webber e Massa.
CHE SORPRESA — Il colpo di scena, come detto, è andato in onda dopo due sole curve. Vettel è salito su un cordolo e la posteriore destra della sua Red Bull si è ammosciata mandando il campione in testacoda: dopo l’affannoso rientro ai box, il ritiro. Un ritiro più unico che raro visto che la Red Bull del campione del mondo non ha subito alcun tipo di tocco. Ma probabilmente stavolta qualcosa nei calcoli del team non ha funzionato. La rabbia del tedesco per l’inconveniente l’ha comunque detta lunghissima sulla fame agonistica di questo campione, affatto appagato malgrado un’annata favolosa. Sarà indubbiamente un po’ contento anche Michael Schumacher, il cui record di 13 vittorie stagionali per quest’anno non sarà nemmeno eguagliato.
LEWIS E FERNANDO — Hamilton ha così preso il comando inseguito da un combattivo Alonso, bravissimo a scavalcare Webber e a resistere all’attacco di Button. Micidiale la progressione di Lewis e Fernando che nei primi 16 giri hanno preso 12 e 13 secondi a Button e Webber. Al 17° passaggio il primo pit stop che i due leader hanno effettuato contemporaneamente. Nella seconda parte di gara il duello a colpi di giri veloci ha poi consentito loro di portare a poco più di 20 i secondi di vantaggio sulla McLaren di Button e la Ferrari di Massa, col brasiliano che ha sfruttato la sosta lenta di Webber per prendersi la quarta posizione.
EMOZIONI — Così si è arrivati, senza troppe emozioni, per la verità (a parte un duello ravvicinato tra Massa e Webber), alla seconda e ultima sosta, il momento chiave per decidere il duello tra Hamilton e Alonso. Al 41° è entrato Lewis, Alonso è rimasto fuori spingendo al massimo ed è rientrato al 43° giro: all’uscita della corsia box si è però ritrovato di pochissimo dietro all’inglese della McLaren che è così andato meritatamente a vincere.
TRE AUTO SI O NO — In mattinata si è parlato anche di futuro. In particolare della proposta che il presidente ferrarista Luca Montezemolo ripete con forza in ogni occasione, cioè l’introduzione di una terza vettura costruita dai top team da affidare ai team minori per alimentare lo spettacolo. Bernie Ecclestone ha spento gli entusiasmi del massimo dirigente ferrarista: “Se per caso perdessimo un paio di squadre allora penso che probabilmente sarebbe una buona idea – ha detto - potete immaginare che vedere in pista tre Ferrari, tre Red Bull, tre McLaren per gli altri non sarebbe positivo. È meglio concentrare gli sforzi per garantire che tutte le squadre possano essere sulla griglia di partenza e più competitive”. Chiusura della stagione tra due settimane in Brasile.
Giusto Ferronato
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