venerdì 4 novembre 2011

L'Udinese stecca, quattro schiaffi dall'Atletico Madrid


Le due facce del Calderon: la gioia di Adrian, la delusione di Domizzi. Ansa
L'Udinese dei giovani stavolta stecca. E si fa male. Era andata a Madrid, sponda Atletico, con tante speranze (vincendo avrebbe conquistato il pass per i 16esimi), ma torna a casa con un 4-0 pesante, niente più primo posto nel girone I e la consapevolezza di aver giocato la peggior partita della stagione. Perché i bianconeri, disattenti fin dal calcio d'inizio, quattro gol non li avevano mai presi quest'anno e mai erano parsi così privi di idee, incapaci per un quarto d'ora buono, quello inaugurale, di uscire dall'angolo in cui li ha messi l'Atletico, spaesati in difesa e mai pericolosi davanti. Erano in crisi i colchoneros, ma trascinati da Adrian e Diego hanno approfittato dell'inesperienza dei giovani di Guidolin, messi al tappeto dai tre gol del primo tempo e tenuti a bada nonostante un minimo scatto d'orgoglio nella ripresa, chiuso quando Falcao ha ritrovato quel gol su azione che gli mancava dal 21 settembre.
 
TRE SCHIAFFI — Guidolin sceglie ancora la via del turnover: Di Natale a Madrid non ci è nemmeno andato; Basta, Armero, Isla e Asamoah sono tutti in panchina, come il 17enne Dimitrio. Floro Flores è l'unica punta del 3-5-1-1, Fabbrini prova a dargli una mano. Manzano sceglie il rombo per il suo Atletico, con Diego a supportare Falcao e Adrian. L'Udinese parte subito col piede sbagliato: imprecisa dietro, non trova il modo di contenere il trio offensivo dei colchoneros, che con tanto movimento e un pressing altissimo manda in confusione i bianconeri. La prima spallata arriva da Adrian dopo appena 6': l'ex Deportivo con una finta manda a spasso Ekstrand e Danilo e riesce a battere facilmente Handanovic. L'Udinese è in confusione, rischia di venire infilata di nuovo da Falcao (Battocchio salva sulla linea) ma cade al 12' ancora sotto i colpi di Adrian, che stavolta infila Handanovic di testa. L'Atletico domina, l'Udinese prova a scuotersi ma perde Fabbrini per un infortunio al ginocchio sinistro (dentro Abdi al 23') che inaugura una lunga serie di problemi fisici. Ma i bianconeri crescono, anche se prendono il terzo schiaffo al 36', nel loro momento migliore: il gol arriva al termine di un bellissimo scambio tra Diego, Falcao e Adrian, con l'autore dei primi due gol che serve all'ex juventino la palla del terzo. E manda a fondo l'Udinese.
LEGNO E K.O. — I bianconeri provano ad iniziare la ripresa come se si fosse sullo 0-0, ma non è facile dimenticare la figuraccia del primo tempo. Floro Flores ha voglia di dimostrare qualcosa, Abdi a metà frazione ci prova con un siluro da fuori che impatta sulla traversa. Ma l'Atletico, che aveva controllato i timidi tentativi di rimonta dell'Udinese, colpisce duro subito dopo, quando Falcao manda ancora in tilt la difesa dell'Udinese e chiude un'insisita azione personale ritrovando il gol che gli mancava da oltre un mese. Basta e avanza all'Atletico, che raggiunge a quota 7 l'Udinese in vetta al girone ma sorpassa gli uomini di Guidolin riscattando lo 0-2 del Friuli. Entrambe hanno due punti di vantaggio sul Celtic: per la qualificazione i giovani bianconeri dovranno ancora soffrire.
Davide Chinellato per La Gazzetta dello Sport

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