mercoledì 7 settembre 2011

"La crisi è grave", Iva al 21%: come cambia la manovra. La tabella per calcolare il tuo contributo di solidarietà



LA MANOVRA IN SENATO/DIRETTA VIDEO
Contributo sopra i 300mila

Pensioni, aumento età donne dal 2014
Confindustria: giusta direzione. La Ue approva

Bond: Bce compra, privati vendono di G. PONS
Maxiemendamento rivoluzionato e blindato. I super-ricchi pagheranno un 3% in più. Raddoppia contributo parlamentari. In bilico carcere evasori. No dei sindacati. Giovedì altro Cdm. Nota di Bruxelles: "Bene misure su pensioni" 



Fiducia sulla manovra: "Atto necessario"
Iva al 21%, aumenta età pensionabile donne

Il Cdm approva il maxiemendamento blindato. Tra le novità anche un contributo del 3% per i redditi oltre i 300mila euro: guadagnano così tanto solo 11mila italiani. L'età della pensione delle donne nel settore privato sale dal 2014 invece che dal 2016. La Ue: "Bene". Nuovi paletti al carcere per i superevasori. Voto finale in Senato fissato per domani. Critiche da opposizione e sindacati

ROMA - Nonostante le recenti smentite il governo punta nuovamente sulla fiducia. Il Consiglio dei ministri, infatti ha blindato il voto al Senato sul maxi emendamento. E sempre oggi sono arrivate nuove, sostanziali modifiche al decreto. Tre le misure: aumento di un punto iva, dal 20 al 21, "con destinazione del maggior gettito a miglioramento dei saldi del bilancio pubblico"; fino al pareggio di bilancio, contributo del 3 per cento sopra i 300.000 euro (circa 34mila italiani); adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato a partire dal 2014.

In bilico invece il carcere per i superevasori. La norma, che prevedeva la prigione per chi evadeva oltre 3 milioni di euro, sarebbe nel mirino di Silvio Berlusconi, che ne avrebbe chiesto la cancellazione, ottenendo rassicurazioni in tal senso. Il ritocco prevede che il limite entro cui si potrà chiedere la sospensione condizionale della pena dovrà corrispondere, oltre alla cifra dei 3 milioni di euro, anche al 30% del fatturato. Durante il Consiglio dei ministri, poi, Tremonti avrebbe spiegato che possono essere ancora inseriti aggiustamenti riguardanti le sanzioni fiscali.
Previsto fin da subito, ma sarà oggetto di un altro Cdm giovedì, il ddl costituzionale per inserire nella Carta l'obbligo al pareggio di bilancio, l'abolizione delle province e il dimezzamento dei parlamentari.

Il primo a uscire da Palazzo Chigi è stato il ministro della giustizia Francesco Nitto Palma: "Con la Lega tutto bene", ha riferito il ministro, che ha parlato di un "clima sereno". E, alla domanda su come il premier abbia giustificato la richiesta di porre la fiducia alla manovra ha commentato: "Dobbiamo fare in fretta".

I
l voto finale del Senato sulla manovra economica è fissato per domani, come ha deciso la conferenza dei capigruppo.

Le reazioni. Dura l'opposizione. "Avevano promesso di non mettere la fiducia per consentire il dibattito e il contributo da parte di tutti. Ma ancora una volta hanno cambiato le carte in tavola. Questo è un governo che sa solo mentire. L'ennesima chiusura di ogni possibile discussione ci consegna una manovra che resta iniqua e inefficace" dice in una nota il segretario nazionale Pier Luigi Bersani.

"La fiducia posta dal governo al Senato - denuncia il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro - è un atto di vigliaccheria da parte di un esecutivo che non ha più niente da dire e da dare al paese. È un governo che intende far passare, tramite il ricatto e la compravendita di senatori, una manovra che grava pesantemente sulle spalle degli italiani".

Critica anche la Uil, solitamente non ostile alle iniziative del governo: "L'emergenza finanziaria non può giustificare l'aumento dell'Iva, soprattutto delle aliquote più basse, nè l'accelerazione dell'equiparazione dell'età per il pensionamento delle donne" sostiene Luigi Angeletti.

Senza mezzi termini la reazione della Cgil che oggi è scesa in piazza 1. "Il governo in evidente stato confusionale, sordo di fronte al paese e sempre piu' condizionato dagli umori dei mercati" afferma il segretario generale Susanna Camusso - La fiducia è la dimostrazione di una maggioranza debole e incerta non in grado di confrontarsi con il paese ed il parlamento".

Anche Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, si dichiara contrario alle modifiche introdotte: "Siamo contrari sia all'aumento dell'età pensionabile per le donne, sia all'aumento dell'Iva. Se il Governo vuole fare un intervento equo e condiviso socialmente, introduca una patrimoniale, escludendo la prima casa e ripristini il contributo di solidarietà a partire da chi non ha la ritenuta alla fonte, facendo pagare chi guadagna di più e possiede di più".

Sempre forte, inoltre, lo scontro sull'articolo 8. Duro Bersani che stamani ha partecipato al corteo della Cgil a Roma. "E' inutile far presto se non si fa bene", ha ammonito il segretario del Pd, "rischiamo di fare una manovra alla settimana. Questa manovra va rafforzata, va rafforzata la coesione del paese e noi abbiamo le nostre idee". Per questo, ha aggiunto, in Senato "siamo pronti a rendere essenziali gli emendamenti". Di certo bisogna "togliere l'articolo 8" che rivede lo statuto dei lavoratori, ha chiesto. Ma il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, gli ha risposto a stretto giro: "Non se ne parla proprio".

Sì di Confindustria. Plauso degli industriali invece all'introduzione di "alcune misure che vanno nella direzione di rafforzare l'efficacia della manovra". Viale dell'Astronomia auspica "che il decreto venga approvato rapidamente e che subito dopo si possa aprire una nuova stagione per procedere speditamente verso l'obiettivo del risanamento strutturale della finanza pubblica e varare le indispensabili misure per la crescita".
La Ue approva. Le misure annunciate oggi dal governo italiano, secondo la Commissione, "confermano la determinazione delle autorità italiane a raggiungere gli obiettivi concordati di riduzione del deficit e del debito, mentre contribuiscono ad affrontare le debolezze strutturali dell'economia italiana che hanno profonde radici". La decisione sull'età della pensione "è un importante segnale", si legge nella nota di Bruxelles, così come "la conferma della decisione di introdurre nella Costituzione il principio di un bilancio in equilibrio e l'abolizione delle province sono miglioramente decisivi nel quadro istituzionale dell'Italia, e contribuiscono ad assicurare una disciplina di bilancio su base permanente". Infine, la Commissione richiama a "una rapida adozione del pacchetto di aggiustamento in uno spirito di coesione nazionale e solidarietà".

La Repubblica



Una manovra rivoluzionata 

ROMA - La manovra finanziaria si presenta al voto in Senato con una vesta ancora nuova. L'ultima versione è uscita dal lungo vertice di maggioranza a Palazzo Grazioli: rientrano il contributo di solidarietà, l'Iva e l'equiparazione dell'età pensionabile per uomini e donne.

Il contributo di solidarietà. Torna il contributo di solidarietà del 3% sui redditi oltre i 300mila euro l'anno, lo ha annunciato il ministro della Difesa Ignazio La Russa. La soglia era stata fissata in precedenza a 500mila, ma avrebbe interessato solo 11mila contribuenti su 41,5 milioni complessivi (lo 0,02%). Adesso il provvedimento varato dall'esecutivo riguarderà 34mila persone. Aumenterà quindi l'introito per lo Stato prima stimato in 35 milioni nel 2012 e 87,7 milioni dal 2013. Il contributo interessa il reddito complessivo: fondiario (esclusi i redditi da prima casa), da lavoro dipendente, di impresa, autonomo, da capitale.

Contributo di solidarietà per i parlamentari - Il contributo di solidarietà per i parlamentari che oltre all'indennità percepiscono anche un reddito da lavoro: "pagheranno il doppio dei loro colleghi che svolgono solo il 'mestiere' di deputato, e quindi il quadruplo di un dipendente pubblico soggetto al contributo".

L'Iva. L'aumento dell'aliquota al 21% colpirà giocattoli, televisori, auto e moto, abbigliamento e calzature, taglio e piega dal parrucchiere, caffè, vino e cioccolato con molte voci che riguardano la spesa per la casa. Rientrano nel computo anche i detersivi, ma persino gli stabilimenti balneari e i pacchetti vacanza con conseguenze negative - secondo Confcommercio - per i consumi.  Questo incremento porta l'Italia in testa alla classifica dei vari regimi di aliquote ordinarie praticati dai maggiori Paesi europei: la Germania è al 19,6%, la Francia al 19,6%, la Spagna al 18% e la Gran Bretagna al 20%. Il governo spera in questo modo di incassare almeno 4 miliardi.

Le pensioni. L'equiparazione dell'età per la pensione di vecchiaia tra uomini e donne a 65 anni porterà a regime risparmi per quasi 4 miliardi di euro l'anno. L'anticipo della partenza del percorso dal 2016 al 2014 deciso oggi porterà l'andata a regime della misura dal 2028 al 2026 con un risparmio per quell'anno valutato in 3,9 miliardi e 334 mila donne in più al lavoro rispetto alla normativa attuale. La manovra prevedeva un incremento di un mese per accedere alla pensione nel 2016 per poi crescere negli anni successivi: con l'anticipo alla misura deciso oggi l'aumento dell'età necessaria per la pensione di vecchiaia partirà nel 2014 con la stessa velocità.

Restano in vigore i tagli agli enti pubblici, a cominciare dalle province (ma con legge costituzionale), il dimezzamento dei parlamentari e l'articolo 8 sui licenziamenti.
La Repubblica



Contributo di solidarietà

Contributo di solidarietà del 3% al di sopra dei 300.000 euro.
Si ipotizza che sia deducibile ai fini IRPEF

Stima impatto contributo di solidarietà del 3% sulla quota eccedente i 300.000 euro di reddito

Reddito
Contributo di solidarietà
Contributo di solidarietà netto
300.000
0
0
310.000
300
171
320.000
600
342
340.000
1.200
684
350.000
1.500
855
360.000
1.800
1.026
380.000
2.400
1.368
400.000
3.000
1.710
450.000
4.500
2.565
500.000
6.000
3.420
550.000
7.500
4.275
600.000
9.000
5.130
650.000
10.500
5.985
700.000
12.000
6.840
750.000
13.500
7.695
800.000
15.000
8.550
850.000
16.500
9.405
900.000
18.000
10.260
950.000
19.500
11.115
1.000.000
21.000
11.970
Reddito: si tratta dell’imponibile IRPEF
Contributo di solidarietà si tratta del 3% applicato al redditoimponibile
Contributo di solidarietà netto si tratte del contributo di solidarietà al netto del risparmio IRPEF

Elaborazione: Ufficio Studi CGIA di Mestre


Contributo di solidarietà del 3% al di sopra dei 500.000 euro.
Si ipotizza che sia deducibile ai fini IRPEF

Stima impatto contributo di solidarietà del 3% sulla quota eccedente i 500.000 euro di reddito
Reddito
Contributo di solidarietà lordo
Contributo di solidarietà netto
510.000
300
171
520.000
600
342
540.000
1.200
684
560.000
1.800
1.026
580.000
2.400
1.368
600.000
3.000
1.710
650.000
4.500
2.565
700.000
6.000
3.420
750.000
7.500
4.275
800.000
9.000
5.130
850.000
10.500
5.985
900.000
12.000
6.840
950.000
13.500
7.695
1.000.000
15.000
8.550
Reddito: si tratta dell’imponibile IRPEF
Contributo di solidarietà si tratta del 3% applicato al redditoimponibile
Contributo di solidarietà netto si tratte del contributo di solidarietà al netto del risparmio IRPEF

Elaborazione: Ufficio Studi CGIA di Mestre


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