venerdì 23 settembre 2011

Udinese, Di Natale avvio scoppiettante



«Non mi aspettavo una partenza così»

di Pietro Oleotto
Gino Pozzo sull’avvio sprint: «Totò e Guidolin le sicurezze». E domenica c'è il Cagliari. 







Infinito Di Natale:
timbra sempre
il cartellino del gol

Avvio scoppiettante: ha segnato in 5 partite ufficiali su 6. A San Siro a bersaglio nelle ultime quattro sfide con il Milan.
di Massimo Meroi
UDINE. Mettiamola così. Totò Di Natale è come quei vini rossi belli forti, intensi: più invecchia, più migliora. Passano gli anni e il capitano dell’Udinese non smette di stupire grazie a una continuità di rendimento che ha dello sbalorditivo. In questo inizio di stagione i bianconeri hanno disputato sei gare ufficiali e in ben cinque Totò ha timbrato il cartellino del gol. Non ci è riuscito solamente nella prima, quella di Londra con l’Arsenal quando, per la cronaca, colpì un palo e una traversa. Da quel momento in poi è stato una sentenza: colpo di testa vincente nel ritorno coi “Gunners” (e che rabbia poi quel rigore del possibile 2-1 fallito), tocco da sotto misura a Lecce, diagonale chirurgico in Europa League contro il Rennes, penalty calciato a regola d’arte con la Fiorentina e gol di rapina l’altra sera a San Siro a sfruttare la “papera” di Abbiati.
Confronto. Totò è alla sua ottava stagione in bianconero e questa è la seconda migliore partenza di sempre. Limitandosi al campionato, solamente due anni fa fece meglio di oggi con sei reti in tre partite: la doppietta alla prima giornata contro il Parma allenato da Guidolin, l’inutile rete a Marassi contro la Sampdoria e poi la tripletta al Friuli con il Catania. Appena in un paio di occasioni Di Natale è rimasto a secco da quando gioca a Udine nelle prime tre giornate: nel campionato 2005-2006 e la passata stagione, quella post-Mondiale (si sbloccò alla 4ª giornata a Bologna dove peraltro l’Udinese perse). A impressionareo soprattutto di Totò in questo avvio di stagione è la costanza di rendimento sottoporta nonostante l’obbligo di disputare tante gare ravvicinate.
Povero Diavolo. Con quello di mercoledì sera sono diventati 9 i gol realizzati dal campione dell’Udinese al Milan (di più ha infilzato solo Roma e Lazio: 10). Totò a San Siro contro i rossoneri va a bersaglio da quattro stagioni consecutive e definirlo una sorta di bestia nera del Diavolo non è affatto esagerato. Guidolin se lo coccola, lo tiene in una campana di vetro e lo fa riposare in vista della trasferta di Cagliari, dove il capitano negli ultimi due campionati ha sempre fatto centro.

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