mercoledì 21 settembre 2011

Addio Gasperini, all'Inter arriva Ranieri



21 settembre 2011 12:50

Inter: esonerato Gian Piero Gasperini

(ANSA) - MILANO - Gian Piero Gasperini non e' piu' l'allenatore dell'Inter, dopo appena tre mesi. Lo ha comunicato la societa' sul proprio sito internet. La squadra affidata temporaneamente a Beppe Baresi e Daniele Bernazzani. 'La societa' -si legge sul sito- ringrazia Gasperini per l'impegno dimostrato nello svolgimento dell'incarico, manifestando il proprio rammarico per l'interruzione del rapporto tecnico'. Ristretta la rosa dei successori: Claudio Ranieri in pole position, poi Figo, Delio Rossi, Walter Zenga.


Moratti ufficializza l'addio, i nerazzurri puntano sull'ex tecnico di Chelsea, Roma e Juventus

MILANO ­ - L’avventura di Gian Piero Gasperini all’Inter è finita. Dopo un consulto con il presidente Massimo Moratti, il d.t. Marco Branca è salito ad Appiano Gentile e in questi minuti sta comunicando al tecnico la notizia del’esonero. E’ stato lo stesso Moratti a chiudere ogni possibile discorso: «Gasperini? Non credo che resti. La situazione è difficile da ogni punto di vista. Della partita di Novara non mi è piaciuto niente». Il presidente e tutto lo staff nerazzurro erano decisi a tenere l’allenatore almeno fino alla sosta di ottobre (sabato il Bologna, poi Cska martedì prossimo e Napoli sabato 1 ottobre), al punto che la società non aveva contattato nessun tecnico, ma la sconfitta di Novara, accompagnata da una prova sconcertante, ha fatto precipitare la situazione, rendendo inevitabile il cambio. Del resto il ruolino di Gasperini in nerazzurro dice tutto: cinque partite, 4 sconfitte e un pareggio.
Claudio Ranieri (Ap/Fasano)
Claudio Ranieri (Ap/Fasano)
ESPERIENZA - Il favorito per la successione, a questo punto, è Claudio Ranieri, romano, 60 anni da compiere il 20 ottobre, che aveva lasciato la panchina giallorossa sua sponte il 21 febbraio, dopo la strana sconfitta con il Genoa (da 3-0 a 3-4). Restano da definire tempi e modalità dell’operazione, anche perché il calendario non dà tregua. L’idea di Figo è stata congelata, perché la crisi è talmente profonda che serve un uomo di grande esperienza, che ha già guidato in passato squadre importanti (Fiorentina, Atletico Madrid, Valencia, Chelsea, Juve e Roma) e che conosce bene il campionato italiano, per risolvere una crisi che è profondo e che non sarà di breve durata.

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