Zarate fa godere l'Inter
Che colpaccio a Mosca!
Milano, 27 settembre 2011
I nerazzurri vincono 3-2 in casa del Cska e raccolgono i primi tre punti in Champions. Avanti 2-0 con Lucio e Pazzini, la squadra di Ranieri incassa il 2-1 nel recupero del primo tempo. Nella ripresa retrocede troppo e Vagner Love la punisce, poi una gran giocata dell'argentino entrato da pochi minuti risolve l'incontro
- Pazzini esulta con Cambiasso dopo il 2-0. Reuters
Per aggiustare ciò che è rotto, servono gli attrezzi giusti al momento giusto. Ranieri usa bene quelli a disposizione nella notte di Mosca. Prendete Mauro Zarate: quando era partito da titolare aveva fatto infuriare tutti. Inserito nella ripresa sul sintetico del Luzhniki, semplicemente si trasforma in uomo partita, con il suo primo gol in nerazzurro. L'ex laziale dà il meglio quando deve partire in velocità, con i compagni rintanati dietro (non sia mai che qualcuno pretenda un passaggio) e può fare da solo. In quel caso fa benissimo, e riporta l'Inter in carreggiatta nella classifica del girone. Dopo il k.o. coi turchi in casa ecco il colpo esterno in Russia, con un 3-2 che riflette un andamento strano della gara. Primo tempo dominato, ripresa troppo di contenimento, col Cska che preme e pareggia, e zampata finale a dimostrare che almeno è tornato l'animus pugnandi di qualche tempo fa:
- Mauro Zarate festeggiato dagli "argentini". Reuters
I GOL E LE RIMONTE— Come a Bologna, segnano sempre loro. Cambia l'ordine, con Lucio ad aprire e Pazzini a raddoppiare. Il gol arriva presto, complice una difesa del Cska che nei primi minuti è un teatro degli orrori. Pazzini rimedia un corner, al 6' Alvarez lo calcia in mezzo, Gabulov esce e si scontra con Vasili Bereztuski, la palla arriva sul secondo palo a Lucio che infila, con aggiunta di deviazione di Ignashevich. L'Inter è in vantaggio ma continua a premere: Obi sfiora il 2-0 di testa, Pazzini lo trova al 23' quando Nagatomo salta l'altro Berezutski con un tunnel e gli serve una palla (o era un tiro?) che il Pazzo deve solo spingere dentro. Arriva nel recupero, però, un gol che complica la ripresa dell'Inter: Dzagoev calcia una punizione forte ma centrale, Julio Cesar, che si era superato poco prima su una girata del russo, stavolta si fa sorprendere: 2-1. A inizio ripresa l'Inter sembra superare il momento peggiore, quando il Cska la chiude dietro, poi però capitola su un lampo di Vagner Love, che salta Zanetti e Lucio con un solo dribbling e fa 2-2. Paura? Fantasmi? No, non c'è tempo: gran lancio di Cambiasso per Zarate, che al limite stoppa e di sinistro infila il 3-2.
- Cambiasso esulta: gran gara. Ap
I NERAZZURRI — Al di là di un calo nella ripresa (ripetuto dopo Bologna, bisognerà far qualcosa), l'Inter di Mosca è distante anni luce da quella ferma e disordinata di qualche settimana fa. Il 4-3-1-2 copre bene il campo in fase difensiva e permette, finché i nerazzurri non arretrano troppo, di costruire in attacco. Pazzini è in gran forma, la coabitazione con Milito è possibile (lo dice il risultato), anche se i due non è che dialoghino troppo. Dietro di loro il ruolo di vice-Sneijder passa da Coutinho a Alvarez: l'argentino resiste una mezz'oretta in più del brasiliano, che era stato sostituito a inizio ripresa. Nel complesso non impressiona, anche se pare più solido nel dare una mano a centrocampo. Certo, non accende la luce come Wesley... Lì in mezzo spicca la prova di Cambiasso, mentre Nagatomo e persino Chivu scendono con buona costanza e qualche profitto. Lucio alterna buone chiusure a qualche dormita enorme, come quella in occasione del 2-2.
- Oliseh sfugge a Obi e Chivu. Reuters
OLISEH PIACE A DESTRA — Non tutto è perfetto, e il secondo tempo è una mezza sofferenza, ma la vittoria a Mosca è risultato troppo importante per fare gli schizzinosi. Praticamente cancella il k.o. coi turchi, ed arriva contro una squadra che dopo un inizio terribile conferma di avere parecchie armi, almeno da centrocampo in su: se Doumbia non rispetta le attese della vigilia, Dzagoev si conferma talento vero, mentre il lampo di Vagner Love vale quasi un punto. Più di tutti comunque piace Oliseh, nipote del Sunday ex bianconero, ala destra classe 1990 che sfonda con regolarità, nonostante Chivu sia in serata positiva. Come previsto, il girone sarà equilibrato, e la ripratenza immediata mette in buona posizione l'Inter.
Valerio Clari
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