lunedì 19 settembre 2011

Berlusconi e Belen, una notte insieme


NCHIESTA ESCORT/ LE INTERCETTAZIONI

"Una notte con Belen
ma non facemmo l'amore"

Dalle intercettazioni di Bari l'ultima "rivelazione" sul capitolo dei rapporti fra il premier e le starlette. "E' stata da me una notte - dice Berlusconi a Tarantini - ... ma ho scoperto che lei era la donna del mio calciatore". E poi: "Chiama a casa, ho un numero sicuro. Come al solito l'altro era sotto contollo"

Belen Rodriguez ha trascorso una notte con il presidente del Consiglio, una notte in cui, però, non successe nulla. E' quanto rivela lo stesso Silvio Berlusconi il 2 gennaio del 2009 in una telefonata con Gianpaolo Tarantini che si trova agli atti dell'inchiesta di Bari. Ecco uno stralcio della telefonata:
B: Belen come va?
T: Madonna che bella che è diventata
B: ah...ah
T: l'ho vista in grande forma
B: sondala un po' su di me
T: lo so, lo so, devo prenderla tranquilla un attimo...tanto stasera stiamo di nuovo a cena insieme
B: benissimo! Dille che io ho sempre espresso degli apprezzamenti molto positivi su di lei come bellezza naturalmente ma anche come donna
T: ma lei non l'ha conosciuta mai di persona
B: chi Belen? Altro che
T: va bene va bene
B: l'ho conosciuta è stata da me una notte ma non abbiamo fatto l'amore perché ho scoperto che lei era la donna del mio calciatore.

"Chiama a casa, è più sicuro""Chiama a casa , è più comodo, posso parlare da un telefono sicuro". Così Silvio Berlusconi si rivolge a Gianpaolo Tarantini il 2 gennaio del 2009 in una conversazione in cui i due parlano di Belen. La telefonata arriva tre mesi e mezzo dopo il colloquio con l'imprenditore barese in cui il premier aveva espresso i suoi timori
sul fatto di essere controllato. In quell'occasione, il 19 settembre del 2008, Berlusconi (che aveva chiamato Tarantini credendo di telefonare a Giampaolo Traversi) dice: "ho avuto un po' di guasti, ho dovuto cambiare telefono perché come al solito me l'avevano messo sotto controllo... ogni tanto succede... ce ne siamo accorti allora ho cambiato... il numero"
La Repubblica

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