LECCE, 11 settembre 2011
I friulani vincono 2-0 al Via del Mare con i gol nel primo tempo di Basta e del capitano. La squadra di Guidolin dispone facilmente dei salentini in grande difficoltà
- Di Natale batte Julio Sergio per lo 0-2. Lapresse
IN CAMPO — Eusebio Di Francesco, al debutto su una panchina di Serie A, deve fare a meno di Oddo (problema a un adduttore) e Strasser (fascite plantare); fuori anche Olivera e Pasquato. L'ex tecnico del Pescara punta sul 4-3-3 con Tomovic, Ferrario, Esposito e Mesbah a fare da guardia alla porta difesa da Julio Sergio; a centrocampo Giacomazzi, Obodo e Giandonato, che vince il ballottaggio con Bertolacci; davanti il tridente atipico formato da Cuadrado, Corvia e Di Michele. Anche Guidolin deve fare a meno di alcuni elementi chiave: su tutti le ali Isla e Armero, tornati cotti dagli impegni con le rispettive nazionali e tenuti a riposo per motivi precauzionali; fuori anche Floro Flores, che ha ancora problemi muscolari, Benatia (squalificato), Coda e Fabbrini. Udinese in campo con Handanovic tra i pali; difesa a tre con Ekstrand, Danilo e Domizzi; a centrocampo Basta e Pasquale sulle fasce, Pinzi-Badu-Asamoah centrali; davanti il debuttante rumeno Gabriel Torje, che ha solo cinque giorni di allenamento con i friulani, alle spalle di Antonio Di Natale.
LECCE, LA DIFESA NON C'È — Pronti-via e l'Udinese passa subito in vantaggio: cross di Pasquale dalla sinistra, dormita collettiva della difesa del Lecce, Basta tutto solo all'altezza del dischetto infila Julio Sergio di sinistro. Solo un caso? Non proprio, perchè la difesa salentina è la grande protagonista (in negativo) della partita. La burrosità della retroguardia giallorossa si evidenzia ancora al 16', quando arriva il raddoppio friulano: Torje apre a destra per Basta che rimette al centro per il rumeno, il nuovo acquisto dell'Udinese calcia male con il destro ma il pallone arriva all'indisturbato Di Natale che sottoporta ribadisce in rete siglando il suo gol numero 131 in A. Passa un minuto e Totò potrebbe fare 132: lancio in profondità, ennesima dormita della difesa salentina, Di Natale sbucca in mezzo a tutti e meno male che c'è Julio Sergio a evitare il patatrac. E il Lecce? Poca cosa: un destro fuori di Giacomazzi al 10', una conclusione di poco sul fondo di Cuadrado al 34' e soprattutto una bella parata, l'unica, di Handanovic su colpo di testa di Giacomazzi al 39'. Il centrocampo è poco aggressivo, in fase difensiva non raddoppia e l'Udinese può giocare in scioltezza, dando l'impressione di poter far gol ogni volta che si avvicina all'area leccese. Nei primi 45' c'è tempo anche per due rigori reclamati, uno per parte, per falli su Torje, fermato da Mesbah con un intervento di mano, e su Corvia, spinto da Pasquale al momento del colpo di testa.
TORJE SPRECA — Il secondo tempo comincia come era finito il primo: l'Udinese è pericolosa al 3' con un colpo di testa di Danilo (ottima la sua partita) parato a terra da Julio Sergio e al 14' con un assist di Di Natale sprecato da Torje con un tiraccio sopra la treversa. Di Francesco prova a osare inserendo Bertolacci, che si piazza alle spalle del tridente, al posto di Giandonato, poi con il possente Ofere per Corvia. Tomovic impegna Handanovic in una facile parata a terra al 28', ma in generale non ce n'è. L'Udinese gioca con la massima tranquillità, controlla la debola reazione del Lecce e sfiora il terzo gol con Torje, che spreca uno splendido assist del solito Di Natale. Nel finale è proprio il capitano a uscire per fare spazio a Barreto, che ha giocato l'ultima partita nove mesi fa a Bari. Un'altra bella notizia per Guidolin.
Omar Carelli
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