"Con la manovra economica abbiamo salvato i conti": queste le parole del premier Silvio Berlusconi in una lettere inviata ai Promotori della liberta in occasione dell'11 settembre. Oggi in Parlamento si voterà per l'approvazione.
Silvio Berlusconi ritorna sulla manovra economica difendendo l’operato del Governo “Abbiamo salvato il Paese e difeso l’economia”, questo il senso della lettera inviata ieri ai Promotori della libertà. L’occasione è il ricordo dell’11 settembre e una stima di quanto accaduto nel corso di questi dieci anni che hanno cambiato la scena della politica mondiale. Ma subito il premier ritorna sulla situazione interna del Paese: un momento difficile e controverso dal punto di vista economico/politico. E lo spunto gli serve per ritornare sulle difficili questioni interne: la crisi economica che sta attaccando i Paesi della zona euro preoccupa non poco: “Ma noi abbiamo saputo agire in maniera da portare l’Italia al pareggio del bilancio entro il 2013”.
Berlusconi ribadisce dunque che la manovra economica è stata una misura urgente è necessaria per permettere all’Italia di uscire dalla spirale negativa in cui è coinvolta. I conti dovevano essere salvati, le misure dovevano essere assolutamente messe in atto. Questo in un momento particolare, oggi infatti in aula si voterà per l’approvazione della manovra e il premier ha voluto difendere quanto fatto dal Governo. Salvare i conti è urgente è necessario: è un traguardo storico. “Il Paese è dal 1876 che non raggiunge il pareggio del bilancio”.
Il premier tra caso escort e Pdl in rivoltamentre i mercati bocciano ancora l'Italia
Borse, lunedì di passione
La Ue: Italia rischia nuova manovra
Soffrono Btp e Bot Mercati in diretta
Il tonfo delle piazze europee - intorno al 4% - dopo la clamorosa frattura nella Bce e i nuovi allarmi sulla Grecia. Euro ai minimi. Sale il Btp-Bund e il Tesoro vende i titoli a un anno a tassi quasi doppi. Cala laproduzione industriale: - 0,7% a luglio
AUDIOCOMMENTO Le banche mandano in crisi i mercati di GIOVANNI PONS
Nuova giornata di passione per le Borse europee, sale lo spread BTp-Bund
Nuovo lunedì di passione in Europa, con l'indice FTSE MIB di Piazza Affari che cede più del 4% sui timori per un default della Grecia. Male Francoforte, con il DAX 30 in calo di quattro punti, meno peggio Londra, dove il FTSE 100 perde circa il 2,5%. Pesantissima Parigi, con il CAC 40 che supera un "rosso" di cinque punti percentuali per le indiscrezioni su un possibile declassamento da parte di Moody's dei principali istituti bancari francesi.
Bene la richiesta alle aste di oggi dei Bot, anche se il rendimento medio si è attestato al 4,152%, +1,194% rispetto all'asta precedente.
A Milano banche in caduta libera, a partire da Unicredit, che perde oltre l'8%, seguita da Intesa Sanpaolo. Pesanti tutti i finanziari, con Fonsai sospesa al ribasso. Peggiorano anche gli industriali, da Fiat a Telecom Italia e a Mediaset, in rosso di oltre quattro punti percentuali.
Spread in rialzoIl differenziale fra i titoli italiani e quelli tedeschi a 10 anni è salito fino a 377.47, dopo aver aperto a 362.62. Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi supera di 22 punti quello tra Bonos spagnoli e Bund (352 punti).
Euro in trincea
Euro sempre debole a metà seduta, ma resistente rispetto ai minimi della parte iniziale, quando prevaleva il pessimismo sulle voci di un possibile default della Grecia e per il rincorrersi di indiscrezioni sul sistema bancario francese. La divisa ha quotato circa 1,363 dopo avere toccato il livello più basso degli ultimi sette mesi, a 1,3493. L'avversione al rischio premia le divise difensive, come franco e yen.
Bene la richiesta alle aste di oggi dei Bot, anche se il rendimento medio si è attestato al 4,152%, +1,194% rispetto all'asta precedente.
A Milano banche in caduta libera, a partire da Unicredit, che perde oltre l'8%, seguita da Intesa Sanpaolo. Pesanti tutti i finanziari, con Fonsai sospesa al ribasso. Peggiorano anche gli industriali, da Fiat a Telecom Italia e a Mediaset, in rosso di oltre quattro punti percentuali.
Spread in rialzoIl differenziale fra i titoli italiani e quelli tedeschi a 10 anni è salito fino a 377.47, dopo aver aperto a 362.62. Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi supera di 22 punti quello tra Bonos spagnoli e Bund (352 punti).
Euro in trincea
Euro sempre debole a metà seduta, ma resistente rispetto ai minimi della parte iniziale, quando prevaleva il pessimismo sulle voci di un possibile default della Grecia e per il rincorrersi di indiscrezioni sul sistema bancario francese. La divisa ha quotato circa 1,363 dopo avere toccato il livello più basso degli ultimi sette mesi, a 1,3493. L'avversione al rischio premia le divise difensive, come franco e yen.
In Francia Bnp e SocGen nella tempesta
A Parigi oggi la più colpita è Bnp Paribas, molto esposta sul debito sovrano di Atene, che perde quasi il 13% a 25,93 euro. Male anche Société Générale, dopo le indiscrezioni circolate ieri su un imminente downgrade da parte dell'agenzia Moody's. Il titolo perde oggi il 9,83%, a 15,73 euro, e dall'inizio dell'anno ha ridotto il proprio valore di oltre il 61%.
Forti ribassi anche per Crédit Agricole (-8,85%), e per il gruppo assicurativo Axa (-9,77%), anch'esso gravato da una considerevole esposizione ai titoli greci. Perdite più contenute, invece, per Natixis (-5,78%), e per la franco-belga Dexia (-6,79%).
A Parigi oggi la più colpita è Bnp Paribas, molto esposta sul debito sovrano di Atene, che perde quasi il 13% a 25,93 euro. Male anche Société Générale, dopo le indiscrezioni circolate ieri su un imminente downgrade da parte dell'agenzia Moody's. Il titolo perde oggi il 9,83%, a 15,73 euro, e dall'inizio dell'anno ha ridotto il proprio valore di oltre il 61%.
Forti ribassi anche per Crédit Agricole (-8,85%), e per il gruppo assicurativo Axa (-9,77%), anch'esso gravato da una considerevole esposizione ai titoli greci. Perdite più contenute, invece, per Natixis (-5,78%), e per la franco-belga Dexia (-6,79%).
a cura di Enrico Marro
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