martedì 1 novembre 2011

Crisi, a picco la borsa di Milano (-6%), euro in calo

Spread Btp-Bund, record storico: 4,59%
Giù le borse Europee, Milano a picco

La Bce sta acquistando titoli di Stato italiani e spagnoli, ma non basta. Wall Street al ribasso, Euro in calo

Mercati turbati dalla notizia che la Grecia vuole indire un referendum sugli aiuti
Spread Btp-Bund, record storico: 4,59%
Giù le borse Europee, Milano a picco
La Bce sta acquistando titoli di Stato italiani e spagnoli, ma non basta. Wall Street al ribasso, Euro in calo 

MILANO - Giornata critica per i mercati finanziari europei che sono letteralmente in caduta libera e, soprattutto, per i nostri Btp. Tensioni che si sono riverberate anche sull'altra sponda dell'Atlantico, dove all'apertura di Wall Street il Dow Jones sfiora il -2% e il Nasdaq il -3% per poi attestarsi rispettivamente a -2,16% e -2,36%. In Europa balzo immediato, in avvio di seduta, dello spread fra il Btp italiano e il Bund tedesco che schizza fino a 459 punti rispetto ai 407 punti della chiusura di lunedì (ben oltre il record di 416 punti base toccato il 5 agosto scorso). Mai la differenza di rendimento tra i titoli italiani a dieci anni e quelli tedeschi è stata così alta. I Btp decennali rendono così il 6,33% e si avvicinano a rapidi passi a quella soglia del 6,50%-7% che viene ritenuta dagli esperti un livello di non ritorno per la sostenibilità del debito che aprirebbe drammatici scenari di tipo greco. Materialmente significa che in base alle dinamiche di domanda e offerta, per trovare acquirenti i Btp devono offrire oltre 4,59 punti percentuali di rendimento in più, rispetto alle emissioni tedesche, come maggiorazione sul premio di rischio. Con il Btp decennale sono sotto pressione anche i titoli del Tesoro a due e a cinque anni, che segnano nuovi record storici. Il rendimento del biennale schizza al 5,67% sul mercato secondario mentre quello del quinquennale vola al 6,28%. In quest'ultimo caso lo spread col bund a cinque anni si allarga a 532 punti base. La Bce risponde acquistando titoli di Stato italiani e spagnoli, ma la mossa non sembra al momento produrre effetti sui titoli italiani. Sul fronte politico il presidente Silvio Berlusconi, del quale in tanti chiedono le dimissioni, lunedì affermava che questa tempesta non dipende da lui.
LE PIAZZE EUROPEE - Piazza Affari, che lunedì ha lasciato sul terreno quasi il 4%, va subito a picco già in apertura di seduta. Il Ftse Mib. dopo essere precipitato fino a -7,23% è risalito un po', ma attualmente fa segnare -7,03%. Sospesi i titoli delle due principali banche italiane: Unicredit e Intesa Sanpaolo sono state fermate per eccesso di ribasso. Sospeso anche il titolo Fiat Industrial. Alla ripresa delle contrattazioni Unicredit e Intesa San Paolo cedevano rispettivamente -11% e -13%. Poi venivano nuovamente sospese al ribasso. Avvio in rosso anche per le altre borse europee e poi ulteriore flessione (Francoforte e Parigi scivolano oltre il -4%, Londra e Zurigo con perdite inferiori ma superiori al 2%) sulla scia dei rinnovati timori per la crisi del debito in Europa alimentati soprattutto dall'annuncio che la Grecia sottoporrà a referendum l'ultimo piano di salvataggio. Ciò potrebbe portare a elezioni anticipate se i greci dovessero respingere il pacchetto di austerità e gli investitori temono che il movimento potrebbe causare un default incontrollato. Ciò sarebbe più dannoso al sistema euro della svalutazione volontaria del 50% che è attualmente sul tavolo. I mercati temono che la decisione possa minare gli sforzi europei per fermare il contagio della crisi, compreso il piano di ricapitalizzazione delle banche e il piano di leva finanziaria dell'Efsf per aumentarne la potenza. Inoltre alcuni osservano che sembra crescere la speculazione che un esito negativo del referendum potrebbe segnare l'inizio dell'uscita della grecia dall'Emu. La Borsa di Atene dopo che il Primo ministro Georges Papandreou ha annunciato che l'accordo europeo sul debito greco verrà sottoposto a referendum popolare è arrivata a cedere oltre l'8% per poi chiudere a -6,92%.
EURO- Intanto anche l'euro è in calo sotto quota 1,38 dollari. La moneta unica passa di mano a 1,3647 dollari (contro la quotazione Bce di lunedì a 1,4001 dollari) e a 107,60 yen. A pesare sono sempre i timori per il riacutizzarsi della crisi del debito in Europa.
TOKYO - Proseguono le vendite sui listini mondiali: dopo il tonfo delle borse europee e di Wall Street lunedì, questa mattina sono stati i mercati asiatici a essere investiti, con poche eccezioni, dall'onda ribassista. Tokyo ha chiuso in calo dell'1,70%, Sydney dell'1,52% mentre Hong Kong cede il 2,4%.

Il Corriere della Sera

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