SEI MINUTI DI GLORIA BIANCONERA
L'uno-due di Marchisio mette ko
un Milan da «allarme rosso»
Una Juve così può sognare in grande. Per questi rossoneri la difesa dello scudetto è impresa titanica
TORINO – La Juve è tornata e non solo perché dopo cinque partite è prima in classifica a pari con un’altra squadra in bianconero, l’Udinese. Ma soprattutto per come riesce a domare il Milan, alla fine di una partita che tiene costantemente in pugno e che, sino a tre minuti dal novantesimo, è ferma sullo 0-0. L’uno-due, in sei minuti, tra il 42’ e il 48’ della ripresa, è un pugno che annienta il Milan ed esalta i tifosi bianconeri. Il re della notte è Claudio Marchisio, figlio del vivaio, juventino dentro, che in questo stadio nuovo e bellissimo aveva già segnato contro il Parma. Stavolta si regala addirittura una doppietta che vale tre punti d’oro e e che forse rappresenta la svolta della stagione. Perché ora la Juve è pronta e può finalmente sognare in grande. Una vittoria ancora più bella perché arrivata alla fine, quando il pareggio sembra scritto. Lo 0-0 sarebbe stata una beffa. Invece i bianconeri festeggiano. Lo stadio ribolle di passione, Conte è scatenato, i giocatori vanno sotto entrambe le curve.MILAN ANESTETIZZATO - In campo la Juve ha dato più del Milan. E se non fosse per l’imprecisione delle punte e la buona vena di Abbiati (che però sbaglia clamorosamente sul raddoppio) il risultato si sbloccherebbe prima. Conte esce rinfrancato dal duello con i rossoneri. Allegri, invece, deve preoccuparsi. Al Milan suona l’allarme rosso. E non solo perché la classifica resta pericolosamente deficitaria. Ma per come la sua squadra affronta il primo vero esame in campionato. Il Milan, per lunghi tratti, resta a guardare. Lungo, compassato, anestetizzato, quasi giocasse per lo 0-0. Ibra se ne sta mogio mogio dall’altra parte del campo, Boateng (al rientro dopo 20 giorni) non trova la posizione e si nota solo quando viene ammonito per un brutto fallo su Lichtsteiner e quando prova a sorprendere Buffon con un diagonale millimetrico (unica occasione milanista), Cassano (fischiatissimo) tenta di allargare il gioco, ma senza grandi risultati e dopo un’ora viene rimpiazzato dallo spaesato Emanuelson. Galliani in tribuna ha una faccia spettrale. La difesa dello scudetto, in queste condizioni, sembra un’impresa titanica.
un Milan da «allarme rosso»
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