UDINE, 20 ottobre 2011
Finisce 2-0 al "Friuli": la squadra di Guidolin risolve nel finale una gara bella ed equilibrata. Decisiva la difesa, che continua a non prendere gol. La qualificazione alla seconda fase non è lontana, grazie anche al pari tra Rennes e Celtic
- Mehdi Benatia, 24 anni, festeggiato da Dusan Basta dopo l'1-0 all'Atletico. Ap
Solida. Ben messa in campo. Smaliziata, a dispetto dell'età media bassa. L'Udinese, prima in serie A, avanza verso la qualificazione in Europa League dopo il 2-0 all'Atletico Madrid, costruito ancora una volta con una difesa che non prende mai gol (uno solo subìto in campionato, due in tre partite in Europa League). Bella partita al "Friuli, in cui gli spagnoli si fanno preferire nel possesso palla, ma in cui la squadra di Guidolin non ruba nulla, anche se sblocca la partita solo all'88' con un gol un po' casuale. Buonissime le notizie in chiave qualificazione anche dalla Francia, dove tra Rennes e Celtic finisce 1-1. Così i friulani guidano il gruppo I con 7 punti, 5 di vantaggio su francesi e scozzesi. Ci si rivedrà a primavera con questa bella Udinese, salvo suicidi che un tecnico formidabile come Guidolin dovrebbe riuscire ad evitare.
SCELTE — Il tecnico veneto conferma le anticipazioni della vigilia. Il rientrante Floro Flores è la prima punta, sostenuta da Abdi. In mezzo giocano Doubai, Pinzi e Badu, con Armero e Pereyra esterni. La difesa è quella titolare, composta da Benatia, Danilo e Domizzi. Spagnoli con il 4-2-3-1: Falcao è appoggiato da Juanfran, Pizzi e Diego, mentre l'altro ex bianconero Tiago è tra le riserve.
FREDDINO — Proprio Floro Flores mostra la ruggine accumulata durante il lungo stop per infortunio sbagliando un gol di testa al 2', dopo una punizione di Armero. Passato lo spavento iniziale, l'Atletico inizia a manovrare bene in mezzo al campo, con la maggiore qualità dei suoi palleggiatori. In tutto il primo tempo gli spagnoli fanno la partita, alzando poco la palla e alternando il gioco corto a quello lungo. Manca un po' di precisione nell'ultimo passaggio e Radamel Falcao, botto di mercato da 40 milioni, non pare in un momento di grande forma. Così le miglior occasioni capitano sui piedi di Perea e Godin, ma Handanovic, sempre sicurissimo, non deve fare granché.
- Floro Flores abbraccia Armero dopo il 2-0. Ansa
EQUILIBRIO — La ripresa si mantiene su buoni livelli. Guidolin aggiunge Basta e Fabbrini per Pereyra e Abdi. Ai friulani manca un po' di fluidità nella manovra, ma neppure gli spagnoli riescono a concretizzare nonostante il maggior tasso tecnico. E c'è più equilibrio in campo rispetto ai primi 45'. In due minuti, tra l'11' e il 13', le due occasioni più clamorose, nate, come spesso accade oggi nel calcio, da palla inattiva. Prima Godin sparacchia alto un destro da due passi (gol mangiato) poi Courtois è reattivo sullo stacco di testa di Benatia. Pizzi e Diego calano alla distanza, Di Natale resta in panchina. Nel finale le squadre si allungano un po': il gol è dietro l'angolo perchè lo 0-0, che pure non andrebbe male a nessuna delle due, non accontenta nessuno.
UNO-DUE — Dicevamo del gol, un po' casuale: Diego Fabbrini, meglio comunque di Abdi, calcia male il destro da fuori area dopo un corner da destra. Il tiro diventa assist per Benatia, che non sbaglia da due passi. Poi nel recupero Badu, maratoneta che potrebbe correre a New York, mantiene la lucidità per servire l'assist a Floro in contropiede. E il centravanti, uno che se sta bene farà comodissimo a questa squadra, segna un gol vero da centravanti con il destro. Nel mezzo dei due episodi il salvataggio, straordinario, di Domizzi su Falcao. Già, perchè nel calcio chi non prende go, di strada ne fa sempre parecchia.
Jacopo Gerna per la Gazzetta dello Sport
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