BERGAMO, 26 ottobre 2011
Il club nerazzurro furibondo per il quinto penalty contro in otto partite. Ranieri: "Ormai ci siamo abituati...". L'a.d. Paolillo: "C'è amarezza, perplessità, che nasce dal fatto che nel dubbio un rigore contro di noi viene dato, È un momento psicologico della classe arbitrale in cui dare un rigore contro di noi sembra la cosa più facile e difensiva"
- Claudio Ranieri, 60 anni, tecnico dell'Inter. Ansa
Il rigore è stato parato da Castellazzi, ma non va proprio giù, in casa Inter. Quinto penalty concesso contro la squadra nerazzurra in otto gare. Claudio Ranieri parte proprio da questo dato per analizzare la partita di Bergamo: "Il rigore? Ci siamo abituati all'Inter... Speriamo che finisca tutto questo. L'arbitro non aveva dato il rigore, è stato il guardalinee a darlo, si è preso questa responsabilità. Pazienza, va così quest'anno. Almeno è andata bene, ma in 8 partite ci hanno dato 5 rigori contro, e nessuno era chiaro".
SODDISFATTO DAI SUOI — L'umore di Ranieri cambia in positivo quando analizza la gara sul piano tattico: "Ho visto una buona Inter contro una squadra che è in un ottimo momento. Abbiamo fatto una buona prova, nel primo tempo abbiamo preso gol al primo tiro, al 45'. Nella ripresa abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare contro una squadra in salute. Io sono contento della prova dei ragazzi, dobbiamo continuare così. La gara è stata ben condotta dalla squadra. Manca il risultato, ma vedo che la squadra continua a crescere partita dopo partita. Andiamo via con un punto, ma sono soddisfatto della prestazione dei ragazzi, sul piano dell'organizzazione e della corsa". Il risultato soddisfa meno Ranieri: "Volevamo i tre punti per affrontare la Juve con lo spirito giusto, ma lo faremo lo stesso. Anche la Juve sta bene e gioca bene, sarà un altro grosso esame per noi". Il tecnico dell'Inter infine spiega la sostituzione di Julio Cesar ("Ha avuto un risentimento all'adduttore durante un rinvio, domani si valuterà l'entità") e assolve Milito per il grave errore di stasera sotto porta: "Capita quando non gira bene a un attaccante: gli è sbattuto il pallone sul petto e si è impennato. Ma è un campione e si sbloccherà".
- Il contrasto Chivu-Marilungo. Ansa
PAOLILLO: "UN ANDAZZO STRANO" — E sulla questione dei rigori interviene anche l'amministratore delegato Ernesto Paolillo: "C'è amarezza, perplessità, che nasce dal fatto che nel dubbio un rigore contro di noi viene dato. Cinque rigori in otto partite è un record, molti sono dubbi e anche quello di stasera lo era. Episodi come quelli di stasera li ho visti anche su altri campi e non ho visto dare rigori. C'è un andazzo strano, certi episodi vengono valutati con superficialità, mi lascia perplesso che si sia aperta quasi una gara a prendere certe decisioni contro di noi". Il dirigente nerazzurro accusa: "Sembra essere diventato molto facile dare rigori contro di noi. non so perchè succede. Noi siamo molto rispettosi della classe arbitrale, non protestiamo con il presidente degli arbitri nè con il designatore, ma c'è un garante di tutto questo, è il presidente della Federazione, sta a lui valutare se gli arbitri sono in forma o meno e se stanno passando un momento particolare. Non parlo di disegno contro di noi, non lo penso. È un momento psicologico della classe arbitrale in cui dare un rigore contro di noi sembra la cosa più facile e difensiva".
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