Falsificazione materiale, furto, minacce aggravate, ricettazione, appropriazione indebita e violazioni della sorveglianza speciale: è la lunga serie di ipotesi di reato che nei giorni scorsi ha portato in carcere - ora ai domiciliari - Vincenzo Vaccaro, 35 anni. L'indagine è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Spilimbergo. «Sin dagli inizi del 2011 - spiegano i militari dell'Arma -, l'uomo, originario del napoletano, ma residente da tempo nello spilimberghese (a San Giorgio, ndr), aveva posto in essere un variegato e diversificato spettro di reati, per i quali i Carabinieri erano stati costretti a procedere deferendolo più volte in stato di libertà alla Procura di Pordenone». Tuttavia, l'episodio che ha alzato il livello di guardia è accaduto a luglio. «Vaccaro, che coadiuva la convivente nella gestione per conto terzi dell'esercizio commerciale Caffè del Borgo, nella città del mosaico - spiegano i Carabinieri - era come di consueto all'interno del locale quando si è presentata una funzionaria della Siae per dei controlli, considerato che il locale stava organizzando degli spettacoli. L'uomo, al fine di impedire che la verifica fosse portata a termine, ha aggredito verbalmente la funzionaria, ingiuriandola e minacciandola di morte, sino a quando la malcapitata - temendo per la propria incolumità - ha preferito desistere e immediatamente denunciare l'accaduto: inevitabile il deferimento per resistenza a pubblico ufficiale ed ingiurie».
Per il rumore assordante proveniente dal locale, all'uomo sono state anche elevate svariate contravvenzioni, per un valore pari a circa 8 mila euro, e la temporanea chiusura dell'esercizio commerciale, decisa dal Comune di Spilimbergo.
I militari dell'Arma hanno, però, dato corso anche ad altre indagini: l'attività investigativa ha permesso di appurare che Vaccaro, dopo aver cercato di entrare in società con dei ristoratori proprietari di un noto locale del centro di Spilimbergo, «millantando - precisano i Carabinieri - una disponibilità economica non reale, nei mesi di aprile e maggio si era impossessato indebitamente di alcuni incassi del ristorante, nonché di arredi e generi alimentari, riutilizzati poi al "Caffè del Borgo" e in parte ottenuti falsificando dei titoli bancari consegnati ai fornitori quali pagamento». Quando i proprietari hanno pienamente compreso quanto stava accadendo, hanno chiesto contezza degli eventi, «ricevendo - concludono i militari dell'Arma - per tutta risposta minacce di morte, volte a farli desistere dal continuare ad avanzare pretese». Vaccaro è stato inoltre denunciato per reati in parte commessi in concorso con la sua convivente.
Il Gazzettino
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