Il titolare della E-Group compra la pagina di un giornale e si
fa fotografare senza veli: «Il governo deve muoversi subito»
TREVISO - Nudo per protesta contro la crisi: 18 anni dopo l'ormai famosa foto di Luciano Benetton, un altro imprenditore trevigiano ha voluto comprare oggi una intera pagina del Corriere della Sera e scegliere la provocazione.
Ma se il "patron" della griffe di abbigliamento lo aveva fatto per pubblicità, Enrico Frare, titolare della E-Group, specializzata in abbigliamento sportivo invernale, lo fa per manifestare il disagio della categoria di fronte alla crisi. "Ogni giorno in Italia - recita lo slogan che accompagna la foto di Frare - un imprenditore rischia di rimanere senza mutande".
«Per chi come me cerca di portare avanti il made in Italy - spiega - la situazione non è più sostenibile. C'è chi mi chiede perché non delocalizzo: ma io voglio investire qui». È anche un problema di liquidità. «Le banche - denuncia - anche a fronte di garanzie non concedono più nulla. La conseguenza sono meno investimenti in ricerca, sviluppo del prodotto, ritardi nella consegna e produttività in calo». La soluzione, ammonisce, è una sola: «Il governo deve muoversi subito per non rischiare la fuga delle imprese che hanno fatto la fortuna del nostro territorio».
Ma se il "patron" della griffe di abbigliamento lo aveva fatto per pubblicità, Enrico Frare, titolare della E-Group, specializzata in abbigliamento sportivo invernale, lo fa per manifestare il disagio della categoria di fronte alla crisi. "Ogni giorno in Italia - recita lo slogan che accompagna la foto di Frare - un imprenditore rischia di rimanere senza mutande".
«Per chi come me cerca di portare avanti il made in Italy - spiega - la situazione non è più sostenibile. C'è chi mi chiede perché non delocalizzo: ma io voglio investire qui». È anche un problema di liquidità. «Le banche - denuncia - anche a fronte di garanzie non concedono più nulla. La conseguenza sono meno investimenti in ricerca, sviluppo del prodotto, ritardi nella consegna e produttività in calo». La soluzione, ammonisce, è una sola: «Il governo deve muoversi subito per non rischiare la fuga delle imprese che hanno fatto la fortuna del nostro territorio».
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