sabato 29 ottobre 2011

Maniago, la scomparsa di Guido Carlon

In 50 anni di attività aveva fornito ghiaia e calcestruzzo da Caneva fino a Travesio, compresa la montagna. Guido Carlon, imprenditore di altri tempi, è morto all'età di 83 anni a causa di un grave trauma cranico causato da una caduta accidentale, avvenuta mercoledì, nella sua casa di San Leonardo. È stato trovato a terra, forse scivolato dalla scala che aveva appoggiato al muro per controllare il tubo di una grondaia. La Procura, come avviene in questi casi, ha dovuto accertare che non vi fossero responsabilità di terzi nell’incidente; oggi dovrebbe dare il consenso al funerale.
      Uomo di sani principi, aveva iniziato da bambino a lavorare con il padre nelle malghe sopra Budoia, suo paese natale; da ragazzo trasportava legna e carbone di legna con le slitte dalla località Sauc, giù per la Val di Croda fino a Dardago. Dopo il servizio militare la svolta. Presa la patente di guida per autotreni inizia a fare l'autista in una ditta di autotrasporti e dopo alcuni anni si mette in proprio con il suo autocarro Taurus tuttora esistente. Trasportare ghiaia, sassi per le fornaci di calce o fare un trasloco a Milano con pochi mobili, ma con anche galline e maiale al seguito, non era per lui un problema. Così iniziò con i manufatti in cemento: prima con metodi tradizionali e molto artigianali, poi con nuovi e moderni macchinari aumentò la produzione e diventò il primo in provincia. Quando l'escavazione di ghiaia cominciò a essere problematica nel Cellina, ha costruito una cava per essere autonomo.
      Lascia nel dolore la moglie Isidora e i cinque figli Rosellina, Italo, Elvira, Remigio (consigliere comunale) ed Ennio.
Il Gazzettino

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