domenica 23 ottobre 2011

Simoncelli è morto incidente choc in Malesia il video dell'incidente


Secondo giro, SuperSic scivola senza conseguenze ma viene colpito in testa dalla moto di Edwards che lo segue. Schianto tremendo, perde il casco e rimane immobile in pista. Mistero sulle sue condizioni per una lunga ora. Poi l'annuncio ufficiale

di VINCENZO BORGOMEO










Simoncelli è morto incidente choc in Malesia
Fermo, in mezzo alla pista. Simoncelli è stato colpito dalla moto di Edwards e di Rossi, perde il casco. Immagini choc. Il secondo giro del Gp della Malesia getta nello sconforto il mondo del motomondiale.

TRAGICO FINALEDopo un'ora di attesa il mondo della MotoGp è in lutto. Difficile credere a questa tragica notizia. Eppure il 24enne amico di tutti non c'è più.

SIMONCELLI E' MORTOE' arrivata la notizia ufficiale.

Il tempo passaNessuno lo dice ma chi conosce le gare sa che quando non ci sono notizie è sempre un brutto segno. Le espressioni degli amici e del team Gresini.

Stanno tentando di rianimarlo
Dal team fanno sapere che ci sono poche speranze ma che "in clinica stanno tentando di rianimarlo".

Nessuna notiziaDalla clinica della pista non trapelano altre notizie. Siamo quasi a un'ora dallo schianto.

Si speraAnche un Uncini fu vittima di un incidente simile (fu colpito in testa dalla moto di Gardner, perse il casco e rimase immobile in pista) ma poi si salvò, ci si attacca a questa flebile speranza.

Simoncelli in arresto cardiovascocircolatorioUn medico dice che il pilota è in arresto cardiovascocircolatorio. Stanno lavorando. Il pilota ha il segno di una gomma sul collo.

Rossi e Capirossi piangonoAi box ci sono scene di commozione, si teme il peggio.
Due piloti di immensa esperienza come Rossi e Capirossi si commuovono. Un'immagine emblematica di cosa si sta vivendo in pista.

Il padreIl papà di Simoncelli fuori dalla clinica scuote la testa, ma anche lui non ha notizie.

Gara cancellataViene cancellata la gara. Non si sa ancora nulla delle condizioni di Simoncelli, ma è evidente che è impossibile parlare di gara.

Le immagini
Il video dello schianto vengono trasmessi sul circuito Tv della pista, il pubblico ammutolisce. Le immagini parlano da sole.

AmbulanzaArriva l'ambulanza e porta via il pilota, ma non ci sono notizie sul suo stato di salute.

Mancano notizieSimoncelli rimane in mezzo alla pista senza casco.

Le moto ai boxBandiera rossa. I piloti tornano ai box dopo lo schianto.


la Repubblica





Tragedia nel gp della Malesia
E' morto Marco Simoncelli

Il pilota cade al secondo giro, travolto da Edwards e Rossi. Ressta immobile in pista senza casco. Soccorsi immediati ma non c'è stato nulle da fare

MILANO - Tragedia sulla pista di Sepang, in Malesia. Un terribile incidente al secondo giro, cancella la vita di Marco Simoncelli, pilota italiani di 24 anni. Terribile la sequenza degli ultimi istanti di vita di Simoncelli: una caduta, al secondo giro, lo fa scivolare sull'asfalto. Ma nell'impatto perde il casco e altri piloti coinvolti nell'incidente non riescono a evitarlo: in particolare Edwards e Valentino Rossi, grande amico di Simoncelli, finiscono su di lui con le ruote. Agghiacciante la scena che si presenta agli spettatori sul circuito e davanti alla tv soltanto un istante dopo: Simoncelli rimane a terra, esanime, immobile. Subito il terrore si fa reale, la situazione appare immediatamente gravissima. I soccorsi sono immediati, ma Simoncelli arriva in arresto cardiaco al centro medico del circuito. Sul suo collo ci sono evidenti segni del passaggio delle ruote. E l'attesa, la speranza flebile che si perde nel silenzio delle tribune, sui volti attoniti degli altri piloti ai box, dura poco. E' appena atterrato l'elicottero che lo dovrebbe trasportare all'ospedale di Kuala Lumpur. Ma è inutile. Arriva la tremenda verità che nessuno avrebbe voluto conoscere: Marco Simoncelli è morto, il suo sorriso, i suoi riccoli esagerati, il suo carattere esuberante... Tutto questo, asdesso, è cancellato. Sono le 10,56 in Italia e la tragedia terribile si è compiuta.
I MEDICI - S'era capito subito, anche se tutti cercavano di negare l'evidenza e di restare aggrappati alla speranza. «Simoncelli è arrivato già in arresto cardiocircolatorio, e ha un vistoso segno di una ruota sul collo. Stiamo cercando di rianimarlo ma è molto difficile», ha detto, intervistato da Italia 1, il dottor Giuseppe Russo, uno dei componenti dello staff medico del Motomondiale. Per il momento, «Sic» è ancora al centro medico, mentre è arrivato un elicottero per l'eventuale trasporto in ospedale a Kuala Lumpur.
LA DINAMICA - Non è ancora ben chiara la dinamica dell'incidente: dalle immagini si vede Simoncelli tagliare una curva in modo innaturale, probabilmente dopo aver perso aderenza. Cadendo il pilota italiano ha perso il casco, mentre due moto che lo seguivano gli sono passate sopra. Una era quella di Edwards, l'altra quella di Rossi, che ora ai box è molto scosso. Il pluri-iridato è un grande amico di Simoncelli.
Corriere della Sera


Nato a Cattolica, vive fin da piccolo a Coriano. Comincia a correre a 7 anni con leminimoto nella sua città. A 12 anni è proclamato campione italiano, così come nel2000, anno nel quale gareggia per il titolo europeo conquistando la 2ª posizione. A 14 anni prende parte al Trofeo Honda NR (sale in 2 occasioni sul podio) ed al campionato italiano 125 GP.
Nel 2002 è campione europeo classe 125cc e lo stesso anno, dopo un buon apprendistato a livello nazionale ed europeo, debutta nel Motomondiale - classe 125 nelgran premio della Repubblica Ceca nel team dell'Aprilia CWF - Matteoni Racing, al posto di Jaroslav Huleš, passato alla classe 250, il compagno di squadra è Chaz Davies. Termina la stagione 33º con 3 punti ed ottiene come miglior risultato un tredicesimo posto in Portogallo.
Il 2003 lo vede impegnato per la prima stagione completa del Campionato del Mondo, con compagno di squadra Mirko Giansanti, terminando la stagione 21º con 31 punti ed ottenendo come miglior risultato un quarto posto in Comunità Valenciana.
Il 2004 è per lui un'annata difficile e gli riserva sensazioni contrastanti. La sua capacità di gestire al meglio la moto sul bagnato gli permette di trionfare a Jerez, dove realizza la pole e la sua prima vittoria in carriera nonostante l'insidioso tracciato letteralmente inondato dalla pioggia, e di confermarsi specialista sul bagnato a Brno, dove guadagna ancora la pole position in una sessione di qualificazione accompagnata da condizioni critiche. Ma è un'annata segnata anche da cadute e inconvenienti, che non gli permettono di superare l'11ª posizione della classifica generale con 79 punti. Il team di cui ha fatto parte è stato il Rauch Bravo ed il suo compagno di squadra è stato Steve Jenkner.
Il team Nocable.it Race lo ingaggia per il 2005, il compagno di squadra è Joan Olivé. Vince un altro gran premio a Jerez e sale in tutto sei volte sul podio (oltre la vittoria, secondo in Catalogna e terzo in Germania, Repubblica Ceca, Qatar e Australia), ma pur lottando sempre per le posizioni di vertice, esce dalla lotta per il mondiale già a metà stagione, poiché ormai fatica ad adattarsi alla sua Aprilia RS 125 R vista la notevole altezza, ma chiude comunque al quinto posto con 177 punti, realizzando anche una pole position in Spagna.
Nel 2006 passa in 250, alla guida della Gilera RSV 250 con capotecnico Rossano Brazzi, già tecnico di campioni come Valentino Rossi eMarco Melandri, il quale però si ammala dopo le prime gare lasciandolo senza una vera "guida" durante tutta la stagione. Si classifica decimo con 92 punti senza ottenere riusultati eclatanti, infatti il suo miglior risultato è un sesto posto in Cina.
L'anno successivo, il 2007, l'Aprilia toglie a Simoncelli la moto ufficiale e gli affida una Aprilia RSW 250 LE sempre nel team Metis Gilera, ma gestita tecnicamente da Aligi Deganello. È una stagione avara di risultati, terminata al 10º posto con 97 punti, con miglior risultato in gara due sesti posti (Francia e Olanda).
Nel 2008 le cose vanno molto meglio per il romagnolo: nonostante la moto non ufficiale, nelle prime due gare piazza due zeri per via di due cadute, tra l'altro in una delle due a Jerez lottava per la vittoria. Nella gara successiva in Portogallo riesce a guadagnare la sua prima pole stagionale, ma solo nella gara successiva riesce a portare a casa la prima vittoria al Mugello e poi in Catalogna. Ricevuta una moto evoluta, vince al Sachsenring con ben 10" di vantaggio su Mika Kallio, poi a Motegi, a Phillip Island, e col terzo posto a Sepang si laurea campione della 250, per poi vincere a Valencia a coronamento di una grande stagione, in cui totalizza 281 punti. Gli altri podi sono stati: secondo in Francia e Gran Bretagna, terzo in Olanda e Repubblica Ceca, le altre pole position sono state ottenute in Germania, Repubblica Ceca,Giappone, Australia e Comunità Valenciana.

Marco Simoncelli sul Circuito di Donington Park nel 2009
Per il 2009, nonostante l'alloro iridato, decide di rimanere nella classe di mezzo, è però costretto a saltare l'inaugurale GP del Qatar a causa di un infortunio. Dopo alcune gare incerte, nel gran premio di Francia, Simoncelli dà una grande prova di bravura, dimostrando di essere ritornato in forma, vincendo sul bagnato con un gran margine sul secondo. Nella gara successiva, al Mugello, ingaggia una lotta all'ultima staccata sul bagnato con Mattia Pasini, arrivando però in seconda posizione. Trionfa al Sachsenring conquistando la sua 10º vittoria nel motomondiale e rilancia le sue aspirazioni al titolo. In seguito, dopo la pausa estiva, vince anche a Brno, di nuovo dopo una lotta estenuante con Pasini, poi un altro grande successo a Indianapolis permette a Simoncelli di ridurre notevolmente il gap dal leader del mondiale Hiroshi Aoyama e dallo spagnolo Álvaro Bautista. Purtroppo, nel successivo gran premio di Misano per via di una caduta perde punti preziosi per la riconquista del titolo iridato ma dopo le due vittorie consecutive in Portogallo ed in Australia si porta a dodici punti dal leader Hiroshi Aoyama, con ancora due gare da disputare.
Ritornato vicino al vertice della classifica, in Malesia Aoyama vince meritatamente la corsa, mentre dietro Simoncelli e Barberá rimangono in lotta fino all'ultima curva, un arrivo al fotofinish lascia nelle mani della giuria l'assegnazione delle piazze. Per via del giro veloce, la seconda posizione viene consegnata allo spagnolo mentre l'italiano si deve accontentare del terzo posto e perde altri punti preziosi che fanno aumentare il suo distacco dal giapponese a ben 21 punti. Nell'appuntamento conclusivo di Valencia, dopo aver condotto in testa per buona parte della gara, Simoncelli è protagonista di una scivolata che consegna di fatto il titolo mondiale a Hiroshi Aoyama, inoltre la contemporanea vittoria del Gran premio da parte di Barberá permette anche al pilota spagnolo di sopravanzare in classifica il romagnolo relegandolo al terzo posto finale con 231 punti. Gli altri podi sono stati: terzo in Spagna e Olanda, realizzando anche quattro pole position (Giappone, Germania, Repubblica Ceca e Comunità Valenciana).
Durante la stagione 2009, partecipa alla quattordicesima prova del campionato mondiale Superbike sull'Aprilia RSV4 in sostituzione di Shinya Nakano. Durante le prove di qualifica del sabato riesce a registrare un buon tempo piazzandosi in ottava posizione. Nonostante la seconda fila, in gara 1 non parte benissimo e mentre cerca di recuperare le posizioni perse cade malamente. Gara 2 lo vede protagonista di un'altra rimonta, nella quale in tale occasione riesce a conquistare il terzo gradino del podio finendo davanti al compagno di squadra Max Biaggi.
Nel 2010 passa alla classe MotoGP con la RC212V del team San Carlo Honda Gresini, il compagno di squadra è Marco Melandri. Ottiene come miglior risultato un quarto posto in Portogallo e termina la stagione all'8º posto con 125 punti.
Nel 2011 resta nello stesso team avendo però una fornitura uguale a quella ufficiale del team HRC, questa volta con compagno di squadraHiroshi Aoyama. Ottiene due quinti posti, al Gran Premio del Qatar, gara di inizio stagione ed al Gran Premio di Francia e due pole position, una al Gran Premio di Catalogna e l'altra al Gran Premio d'Olanda. Al Gran Premio motociclistico della Repubblica Ceca Simoncelli ottenne il primo podio (un terzo posto) nella classe regina. Al Gran Premio motociclistico di San Marino e della Riviera di Rimini 2011 Simoncelli ottiene un quarto posto dopo un finale di gara molto concitato durante il quale, negli ultimi 3 giri, lotta con il connazionale Andrea Dovizioso e con lo statunitense Ben Spies per mantenere la sua quarta posizione che, dopo vari sorpassi tra i tre, alla fine ottiene proprio il Sic. InAustralia giunge secondo, fornendo il miglior risultato in carriera in MotoGP.

La morte

Il 23 ottobre 2011, durante il Gran Premio di Malesia, viene coinvolto in un grave incidente, perdendo il casco, e travolto dalla moto di Colin Edwards e sfiorato da quella di Valentino Rossi.[3] Dopo circa trenta minuti dall'incidente la gara viene cancellata. Il pilota viene portato al centro medico del circuito, in condizioni di arresto cardiorespiratorio e con il segno di un copertone sul collo, in condizioni molto gravi[4]. Alle 9:03 UTC (11:03, ora italiana), viene comunicato ufficialmente il decesso, avvenuto alle 8:56 UTC (16:56 in Malesia)[2].

Nessun commento:

Posta un commento