All'appello mancano 276 mila euro di vendite che non sono state ancora effettuate. È questo uno degli elementi che saltano più all'occhio per quel che riguarda i conti del Comune. Nell'ultima seduta del consiglio è stata analizzata la situazione di bilancio. È regola, infatti, che a tre quarti dell'anno gli enti pubblici controllino l'andamento della cassa, per prendere eventuali provvedimenti correttivi. A spulciare tra le carte, emerge soprattutto la questione delle mancate vendite: si tratta in particolare di centomila euro che si prevedeva di incamerare dalla cessione di quote nelle società partecipate e di 176 mila euro ipotizzati dall'alienazione di proprietà immobiliari del Comune (slitteranno probabilmente al prossimo anno). Del resto vi sono state anche delle sorprese positive, come l'arrivo di un contributo extra di 60 mila euro per lavori di sistemazione delle strade e di 41 mila dall'attività estrattiva delle due cave in funzione, oltre alla concessione di un nuovo mutuo di 300 mila euro per lavori di sistemazione stradale. Nella gestione corrente, si sono rivelate superiori al previsto le spese di funzionamento degli uffici e di alcuni servizi (energia elettrica, riscaldamento, mensa scolastica), l'assicurazione e le spese per l'assistenza sociale (pasti a domicilio, contributi economici, borse lavoro, contributo asilo nido, contributo all'azienda per i servizi sanitari riferito ai servizi in delega). L'opposizione si è fatta sentire, ma con toni moderati: «Ci aspettiamo - è intervenuto il capogruppo Pd Armando Zecchinon, annunciando il voto contrario - che il prossimo bilancio, oltre a una dichiarata volontà di sobrietà di ogni spesa, prenda provvedimenti soprattutto per creare sviluppo, per agire in modo concreto nel mondo del lavoro e per creare fiducia tra i giovani». Il gruppo Il Tagliamento si è invece astenuto. Il sindaco Renzo Francesconi ha detto che «si è cercato di tenere in considerazione i bisogni della popolazione. E per il 2012 si cercherà di trovare il giusto equilibrio in modo da non penalizzare i servizi alla persona».
Il Gazzettino
Renzo Francesconi intervistato da Clelia Delponte nel 2010 |
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