Strade killer, dite la vostra
Un'inchiesta coi vostri clic
Provincia per provincia è possibile inviare segnalazioni dei punti neri: in Italia l'80% degli incidenti avvengono sullo stesso 20% di strade. Centinaia di segnalazioni già in linea. E' la mappa del disastro e della vergogna dei nostri amministratoridi VINCENZO BORGOMEO
Migliaia di segnalazioni, una mappa della viabilità impressionante: l'inchiesta Romana sui buchi neri della sicurezza stradale ora si sposta a livello nazionale. I lettori possono inviare e lasciare in linea quelli che secondo loro sono i punto più pericolosi della loro provincia. In questi giorni le nostre pagine sono state letteralmente prese d'assalto, a testimonianza della situazione disperata in cui versano le nostre strade. E quello che ne esce fuori è una specie di mappa della vergogna, con incredibili (ma vere) indicazioni di zone pericolosissime.
Tecnicamente si chiamano "Punti neri" ma, visti i risultati, è più corretto chiamarli col vero nome: strade killer. E' vero, la sicurezza stradale non è solo questo - ovvio - ma ora abbiamo uno strumento importante per denunciare le lacune più gravi. Già adesso, fra l'altro, i nostri lettori stanno segnalando centinaia di casi su su Roma. Una mole di messaggi difficili da ignorare, anche per il Comune. Visto il numero delle segnalazioni ci è venuto il dubbio se, forse, non avremmo fatto prima a chiedere ai nostri lettori quali fossero le strade senza pericoli.
Sembra una battuta ma non lo è perché la situazione delle nostre strade è davvero disperata. E ora, provincia per provincia, cliccando sulla cartina, i cittadini possono dire la loro su un tema caldo. Non è più un mistero
infatti che l'80% degli incidenti avvengono sullo stesso 20% di strade, un segno tangibile della latitanza di chi gestisce la nostra viabilità.
Certo, ora dopo una tale massa di segnalazioni nessuno potrà sostenere "di non essere a conoscenza" dei pericoli. Ma dalla nostra inchiesta emerge prepotente anche un altro aspetto: le strade non sono solo afflitte da evidenti errori di progettazione ma anche da enormi pericoli derivanti dalla carenza di manutenzione. Un dato per tutti: in Europa una strada viene riasfaltata, in media, una volta ogni 5 anni, in Italia una volta ogni undici anni.
Tecnicamente si chiamano "Punti neri" ma, visti i risultati, è più corretto chiamarli col vero nome: strade killer. E' vero, la sicurezza stradale non è solo questo - ovvio - ma ora abbiamo uno strumento importante per denunciare le lacune più gravi. Già adesso, fra l'altro, i nostri lettori stanno segnalando centinaia di casi su su Roma. Una mole di messaggi difficili da ignorare, anche per il Comune. Visto il numero delle segnalazioni ci è venuto il dubbio se, forse, non avremmo fatto prima a chiedere ai nostri lettori quali fossero le strade senza pericoli.
Sembra una battuta ma non lo è perché la situazione delle nostre strade è davvero disperata. E ora, provincia per provincia, cliccando sulla cartina, i cittadini possono dire la loro su un tema caldo. Non è più un mistero
infatti che l'80% degli incidenti avvengono sullo stesso 20% di strade, un segno tangibile della latitanza di chi gestisce la nostra viabilità.
Certo, ora dopo una tale massa di segnalazioni nessuno potrà sostenere "di non essere a conoscenza" dei pericoli. Ma dalla nostra inchiesta emerge prepotente anche un altro aspetto: le strade non sono solo afflitte da evidenti errori di progettazione ma anche da enormi pericoli derivanti dalla carenza di manutenzione. Un dato per tutti: in Europa una strada viene riasfaltata, in media, una volta ogni 5 anni, in Italia una volta ogni undici anni.
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