E' il due novembre 2007 quando in una casa di Perugia viene trovato il corpo della studentessa inglese Meredith Kercher. Dopo due anni vengono condannati la coinquilina della vittima, Amanda Knox, e Raffaele Sollecito, giovane pugliese. In mezzo tentativi di fuga, accuse reciproche e prove contestate nel processo d'appello.
MEREDITH
Oltre 400 giornalisti accreditati per sentenza
Amanda con il parroco, Raffaele studia
Una folla di reporter e cameramen assedia la piazza del Palazzo di giustizia in attesa della sentenza del processo d'appello per l'omicidio Kercher, prevista per lunedì. Scarso l'interesse dei cittadini. Il legale della Knox: "Agitata, ma speranzosa". L'avvocato di Sollecito: "Spaventato per il suo destino"
FOTO - La città assediata dai media
Un weekend di attesa per i due ragazzi che, in carcere, attendono di conoscere quale sarà la decisione dei giudici. Stamani Amanda ha trascorso la mattinata in compagnia del parroco della sezione femminile
dell'istituto di detenzione di Perugia. La giovane di Seattle ha anche incontrato uno dei suoi difensori, l'avvocato Maria Del Grosso. "L'ho trovata in attesa, ansiosa e agitata - ha spiegato il legale - ma al tempo stesso fiduciosa". All'avvocato Del Grosso la ragazza ha fatto i complimenti per la sua arringa di ieri 2. Lunedì prima che la Corte si ritiri in camera di consiglio, Amanda farà una breve dichiarazione spontanea. "Ma non sta preparando alcunché di scritto - ha spiegato il suo difensore - e tutto quello che dirà verrà dal suo cuore". La Knox non ha invece potuto incontrare la sua famiglia dato che per il carcere di Perugia oggi non è giorno di visite. Nel pomeriggio, Amanda ha partecipato alla messa celebrata nella sezione femminile, insieme a tutte le altre detenute: ''Un sabato normale - ha detto il parroco don Saulo - che ho trascorso con lei come con tutte le altre. Amanda? È speranzosa e molto equilibrata. Ha una personalità positiva e in questi quattro anni di carcere è maturata".
Dal canto suo, Raffaele sta cercando di concentrarsi sull'orale dell'esame universitario da sostenere la prossima settimana. Il ragazzo pugliese, recluso nel carcere di Terni dove sconta la condanna a 25 anni di reclusione inflittagli per l'omicidio di Meredith, non ha potuto ricevere le visite dei suoi familiari, non previste di sabato. Lunedì Sollecito tornerà a Perugia per assistere alla sentenza e leggerà in aula un piccolo scritto. Secondo quanto riferisce l'avvocato Donatella Donati, uno dei suoi legali, Raffaele è "spaventato" per il fatto che lunedi" si deciderà" il suo destino e perché "ha paura di rivivere quanto successo in primo grado".
E lunedì saranno in aula anche i familiari di Meredith, che sono riusciti a trovare i biglietti aerei per raggiungere Perugia. La madre di Meredith, Arline, la sorella Stephanie e il fratello Lyle saranno nel capoluogo umbro lunedì mattina. Attenderanno la decisione della Corte insieme al nuovo console inglese a Roma e ai loro legali di parte civile, gli avvocati Maresca e Serena Perna. A Londra rimarranno invece il padre John e l'altro fratello, che si chiama come il papà.
Immagini mai viste di Amanda Knox, detenuta nel carcere di Perugia dove sta scontando la condanna, inflitta in primo grado, a 26 anni per il delitto Meredith. La giovane di Seattle è stata ripresa mentre balla e canta sulle note di una rock band umbra, gli Hot
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