martedì 4 ottobre 2011

Maniago, la scuola fast food: "viva la pizza"

Primo caso in Friuli Venezia Giulia, da ieri la media Marconi di Maniago ha trasformato la propria tradizionale mensa in un moderno e colorato "Fast food". Si tratta di un'innovazione assoluta, dal momento che solo a Cololziocorte (Lecco) l'iniziativa è già stata avviata, ma molte altre amministrazioni comunali hanno preso contatto con la città dei coltelli per conoscere il progetto.
      Ieri, per l'esordio ufficiale, ad accogliere i ragazzini c'erano la preside Livia Cappella, il sindaco Alessio Belgrado e perfino le telecamere della Rai, considerata la portata nazionale dell'innovazione: il servizio di Tino Zava e Fulvio Gorani andrà in onda nei prossimi giorni, anche nelle rubriche pomeridiane dedicate da Raitre alla scuola.
      La trasformazione della mensa non è stata soltanto di tipo strutturale, ma anche cromatico, dal momento che ora appare proprio come uno di quei Fast food che vanno per la maggiore tra i teenagers. Anche il cibo ha subito incontrato i favori degli studenti, con la pizza a farla da padrona, scelta della stragrande maggioranza dei ragazzi. A ruota, il menù panino. Distanziati pasticcio e pasta, mentre il menù insalata è rimasto appannaggio quasi solo degli insegnanti.
      «Trovo che questa novità coniughi al meglio il necessario apporto nutrizionale coi gusti di noi giovani», ha commentato entusiasta uno studente di Seconda. Scelta azzeccata anche a parere di una ragazzina originaria del Marocco, di religione islamica. «In passato - ha fatto sapere -, dovevo stare molto attenta, perché, seppur involontariamente, spesso mi ritrovavo nel piatto prosciutto e altra carne di maiale. Ora, invece, sono io a scegliere cosa mangiare e con pizza e panini vado sul sicuro». Lodevole la precisazione di un allievo originario del Burkina Faso, che ha posto l'accento su un aspetto del nuovo sistema di refezione scolastica sfuggito a molti . «Garantisce efficacia e riduce al minimo gli sprechi: credo sia una buona base di partenza per un'educazione alimentare valida e per una cultura che non scordi come la fame nel mondo sia un problema tutt'altro che risolto».
      Disco verde anche da parte dei professori, anche se come primo giorno le attese sono state elevate e si dovranno ricalibrare alcuni meccanismi, per evitare che a fronte di un cibo fast, le code siano assolutamente slow.
Il Gazzettino

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