sabato 1 ottobre 2011

Patatrac! Inter furiosa, un rigore che non c'è, gioca in dieci ed il Napoli ne fa tre (a zero)



Campagnaro esulta dopo il gol. Sport Image


Festa Napoli a San Siro
Inter travolta e furiosa

Milano, 01 ottobre 2011

La squadra di Mazzarri vince 3-0 e vola in testa alla classifica, ma i nerazzurri contestano l'operato dell'arbitro Rocchi: apre Campagnaro al 43' dopo un rigore (che non c'è) respinto da Julio Cesar a Hamsik, bis di Maggio al 57' che sfrutta un errore di Nagatomo, Hamsik chiude i conti al 75'. Espulso Obi a fine primo tempo, subito dopo cacciato anche Ranieri

Il Napoli vince 3-0 in casa dell'Inter e vola in testa alla classifica, ma i nerazzurri contestano l'operato dell'arbtro Rocchi: apre Campagnaro al 43' dopo un rigore respinto da Julio Cesar a Hamsik, bis di Maggio al 57' che sfrutta un errore di Nagatomo, Hamsik chiude i conti al 75'. Espulso Obi a fine primo tempo, subito dopo cacciato anche Ranieri.
Julio Cesar a muso duro con l'arbitro Rocchi. Plpress

IL CASO — Impossibile, per una volta, non partire dalla moviola: il caso centrale è quello del 41’ del primo tempo. Maggio se ne va in velocità su Obi, il nerazzurro lo spinge ma il fallo, se c’è, inizia fuori area. Rocchi indica il rigore e caccia Obi, già ammonito per un intervento a centrocampo su Lavezzi. Anche in quella occasione c’erano state proteste, Obi forse prende la palla. A questo aggiungete che Campagnaro ribatte dopo la parata di Julio Cesar su Hamsik entrando prima in area (come due interisti) e capirete perché gli animi si scaldino. Per completezza segnaliamo anche un probabile fallo di Zanetti sullo 0-0 con Lavezzi lanciato sulla destra, ma non è di questo che si parlerà in settimana. L’Inter in dieci fatica a calmarsi, sull’ira funesta di Julio Cesar Rocchi si limita al giallo, ma a fine primo tempo espelle il tecnico Ranieri per proteste.
DUE E TRE — La partita, equilibrata nel primo tempo (l’Inter aveva segnato con Pazzini, ma l’attaccante era in fuorigioco) è indirizzata. Il Napoli nella ripresa gestisce vantaggio e nervi degli avversari da grande squadra: dopo 12’ sentenzia il match: Mascara, subentrato a un Pandev che ha suscitato ben pochi rimpianti nel pubblico nerazzurro, lancia Maggio. Nagatomo è in vantaggio ma si fa anticipare dall’allungo dell’esterno: tocco e mezzo pallonetto che batte Julio Cesar. Poi la neo-capolista sfrutta spazi e ripartenze: Zuniga si mangia il 3-0 su assist di Hamsik, lo slovacco non risparmia il portiere sul filtrante di Lavezzi. Tre a zero e tutti a casa, per la gioia di De Laurentiis, in tribuna.
Lo 0-3 messo a segno da Marek Hamsik. Lapresse
Lo 0-3 messo a segno da Marek Hamsik. Lapresse
INTER, COSA SI SALVA— Nei 41’ di gara alla pari l’Inter aveva fatto vedere buone cose, con il fondamentale rientro di Maicon sulla destra e un 4-3-2-1 in cui Pazzini si "sbatteva" davanti e Forlan e Alvarez facevano da raccordo. L’argentino sa gestire la palla, ma gli manca il cambio di passo. Si vedevano sovrapposizioni e triangoli, anche se a centrocampo peccava ancora in dinamismo. Sul risultato, poi, pesa fortemente l’errore di Nagatomo, che sul 2-0 ha più di una colpa.
NAPOLI LAUREATO — Per tutti e 90’, invece, il Napoli si conferma formazione che sa coprire bene il campo (la difesa a tre non è sinonimo di balli difensivi) e letale quando parte in velocità a ribaltare il gioco. Cannavaro è gigantesco in difesa, Inler e Gargano hanno cambio di gioco e idee chiare, Lavezzi parte e non si ferma più. In più c’è la mentalità. Cresciuta, cresciutissima: può portare fino a maggio.
La Gazzetta dello Sport

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