lunedì 29 agosto 2011

Vertice Pdl-Lega riscrive la manovra "Salta contributo, intervento su pensioni"




CRISI

Manovra, accordo dopo il vertice
Salta il contributo di solidarietà



Nella residenza privata del premier l'atteso incontro Lega-Pdl per discutere i nodi del provvedimento anticrisi. Una legge costituzionale per sopprimere le province. Nessuna modifica all'Iva, riduzione dei vantaggi fiscali per le cooperative. Intervento sulle pensioni. Alemanno: "Manovra da azzerare". Stasera alle 20 il termine ultimo per presentare emendamenti al testo in esame al Senato. Dall'Authority per l'energia bocciatura per la Robin tax

Il buono, il brutto, il cattivo (da sinistra, in ordine, gli onorevoli Umberto Bossi, Silvio Berlusconi, Giulio Tremonti)

ARCORE (MB) - Cancellazione del contributo di solidarietà, abolizione per via costituzionale di tutte le province, dimezzamento del numero dei parlamentari, 2 miliardi in meno di tagli agli enti locali e nuovi interventi sulle pensioni. Sono alcuni di punti dell'accordo raggiunto al termine  del lunghissimo vertice Lega-Pdl per discutere i nodi più controversi della manovra -bis 1 con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi svoltosi oggi ad Arcore. Nella residenza privata del premier si erano dati appuntamento il segretario del Pdl Angelino Alfano, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e la delegazione leghista, composta da Umberto Bossi, Roberto Calderoli e Roberto Maroni, che nel pomeriggio aveva temporaneamente lasciato la riunione per incontrare la delegazione dell'Anci. Presenti ad Arcore anche i capigruppo del Popolo della Libertà alla Camera e al Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri.

Contrariamente a quanto ipotizzato, inoltre, nessuna modifica verrà invece apportata all'Iva - ma l'aumento dell'imposta sul valore aggiunto sarà prevista nella delega fiscale -  mentre sarebbe al vaglio una riduzione dei vantaggi fiscali per le società cooperative.

Alemanno: "Azzerare la manovra". 
Intanto, al termine della mobilitazione di oggi degli enti locali 2 contro i tagli previsti dal governo, il sindaco di Roma Gianni Alemanno è intervenuto in maniera durissima sul provvedimento, dopo l'incontro con il ministro Maroni: "Non basta ridurre l'impatto di questa manovra. Bisogna rivederla, anzi azzerarla", ha detto l'ex ministro. "Altrimenti non siamo nelle condizioni di sostenibilità economica per garantire i servizi. Ci aspettiamo - ha aggiunto - che il ministro dell'Interno porti questa nostra indicazione molto ferma a tutto il governo. Finché non ci saranno risposte serie la mobilitazione continuerà".

Alle 20 scadenza per presentare emendamenti. 
 In vista della scadenza, prevista per stasera alle 20, per la presentazione degli emendamenti alla manovra, oggi il Terzo Polo ha illustrato le sue proposte di modifica in una conferenza stampa. Nella sua 'contromanovra' il raggruppamento composto da Udc, Fli, Api e Mpa propone di mettere mano al sistema previdenziale "tagliando quelle agevolazioni, le quote, che non hanno senso di esistere dopo la legge sui lavori usuranti". Di qui una riforma che dovrebbe portare a cancellare il sistema delle quote dal 2012 e permettere di andare in pensione "o a 65 anni o con 40 anni di contributi".

"Proponiamo un grande patto generazionale tra genitori e figli che passi attraverso la revisione del sistema previdenziale e che - spiega l'Udc Gianluca Galletti - porterebbe un risparmio per diversi miliardi di euro (oltre 5 miliardi nel 2014) che dovrebbero essere destinati non alla riduzione del deficit, ma interamente a incrementare l'occupazione giovanile e favorire la riqualificazione dei 40-50enni che perdono il lavoro". Quanto alle donne, si propone "l'equiparazione del settore privato a quello pubblico e l'andata in pensione a 65 anni: i soldi sarebbero destinati all'occupazione femminile e al quoziente familiare".

Anche Pd e Idv sono al lavoro per presentare le proprie proposte. Dall'Italia dei Valori si fa sapere che l'ufficio legislativo "sta ancora lavorando", perchè "si sta rimettendo mano e si stanno riesaminando gli emendamenti già messi a punto", ma la posizione del partito di Antonio Di Pietro comunque è nota e prevede l'abrogazione delle province, taglio ai costi della politica (con abolizione dei vitalizi) e agli sprechi, lotta all'evasione fiscale.

"Decine" di emendamenti dovrebbero venire anche dal pd, dove si continua con la messa punto delle proposte di correzione che ruoteranno attorno ai dieci punti della manovra alternativa presentata nei giorni scorsi dal segretario Pier Luigi Bersani. Anche il pd dovrebbe despositare solo in chiusura di termine, stasera, le proprie proposte, che verranno illustrate poi in conferenza stampa domani a Palazzo Madama, intorno alle 12.

Authority boccia la Robin tax.
 Intanto l'Authority per l'energia ha bocciato la Robin tax, affermando - nel parere inviato al Parlamento - che riduce "la propensione all'investimento" e rischia di avere un impatto "particolarmente negativo sui consumatori". In linea generale l'Authority ritiene che "il settore dell'energia non sia oggi caratterizzato da fondamentali tali da giustificare che l'aumento dell'ires sia circoscritto al solo settore energetico".



La Repubblica

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