lunedì 29 agosto 2011

Finanziamento illecito, Scajola indagato a Roma. L'ex ministro: "Sarà chiarita la mia estraneità"




L'accusa in relazione all'acquisto dell'appartamento in via del Fagutale, a Roma, che sarebbe stato acquistato, in parte, da Anemone, fra i personaggi chiave dell'inchiesta sugli appalti del G8. Scajola: "Sono sereno"


ROMA - Violazione della legge sul finanziamento dei partiti politici. Questa l'accusa che è stata ipotizzata a carico dell'ex ministro dello sviluppo economico, Claudio Scajola. La contestazione degli inquirenti della Procura di Roma è connessa all'acquisto, da parte dell'esponente Pdl, di un appartamento in Via del Fagutale 1, poco distante dal Colosseo. 


Er Coloseo


Gli accertamenti, avviati nei mesi scorsi, sono stati sviluppati dai carabinieri del Ros e dalla guardia di finanza. "Sono sereno - ha dichiarato l'ex ministro -. Sarà chiarita la mia estraneità. Apprendo dalle agenzie che la Procura di Roma ha aperto un fascicolo su una vicenda per la quale la Procura di Perugia, dopo un anno e mezzo di indagini, non ha ritenuto di dovermi indagare. Attendo, comunque, con la stessa serenità e la medesima riservatezza che hanno sinora contraddistinto il mio comportamento, che i magistrati romani portino a termine il loro lavoro, nella convinzione che verrà certamente chiarita la mia estraneità ai fatti''. A maggio, l'ex ministro, aveva accolto la decisione della Procura di Perugia 2 di chiudere le indagini su di lui dichiarando: "Mi sono sempre proclamato totalmente estraneo a questa vicenda. Oggi, la chiusura dell'inchiesta, lo conferma in modo ufficiale e definitivo".
Le prove dei pm sulla casa di Scajola 3




Secondo quanto si è appreso il fascicolo, rubricato a Roma, per questo "episodio", chiama in causa il solo Scajola. I magistrati della capitale hanno sviluppato le verifiche e le indagini, sulla base degli atti trasmessi dalla Procura di Perugia. Il procuratore capo Giovanni Ferrara e l'aggiunto Alberto Caperna coordinano ulteriori indagini che sono state avviate sulla cosiddetta 'lista' di favori 4 attribuita all'imprenditore Diego Anemone.
''Prendiamo atto dell'iniziativa della procura di Roma ed attendiamo serenamente che i magistrati facciano il loro lavoro convinti che tutto sarà chiarito'', ha dichiarato l'avvocato Giorgio Perroni, difensore dell'ex ministro Claudio Scajola, alla notizia dell'iscrizione del suo assistito nel registro degli indagati della procura di Roma per violazione della legge sul finanziamento dei partiti.


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