Oggi, in edicola, con Repubblica, il capolavoro di Francis Scott Fitzgerald
Il grande Gatsby fu pubblicato per la prima volta nel 1925 e rappresenta i ruggenti anni venti americani e il sogno di ricchezza e successo sociale. E’ ambientato a New York e a Long Island nell’estate del 1922 ed è il dipinto di un’età ricca di contraddizioni, di vittimismo e di tragicità. Il giovane Nick Carraway, vicino di casa del ricchissimo Gatsby è la voce narrante del racconto e rappresenta un mondo, conformista e moralista, opposto a quello di Gatsby. James Gatz, questo il vero nome del protagonista, lascia presto la povera famiglia nella quale è cresciuto, per svolgere le più disparate attività economiche, non soltanto lecite, per conquistare un posto nella buona società e diventare così Jay Gatsby. Si innamora della giovane e ricca Daisy Fay, quando ancora non aveva raggiunto il successo, e vive insieme a lei un periodo felice. Ma quando parte per le armi in Europa, l’ereditiera Daisy, sposa un ricco finanziere di Chicago, Tom Buchanan. Il suo mondo artificiale e snob, fatto di orchestre, di feste e di danze non avrebbe potuto attendere certamente il ritorno di Gatsby. Dal momento in cui apprende la notizia del matrimonio di Daisy ogni azione di Gatsby sarà tesa all’unico scopo di riconquistarla. Così quando si trasferisce nel West Egg, all’estremità di una baia dirimpettaia di East Egg, nella sua sfavillante e grandiosa casa, questa volta alle sue di feste, tra fiumi di alcool e bagni al mare, partecipa tutta la New York bene. Qui gli stessi invitati, oltre che abbandonarsi agli eccessi, spettegolano sulla vera identità di Gatsby e sul modo in cui si è arricchito. Ad una di queste feste viene invitato anche il vicino Nick con il quale instaura un’amicizia non disinteressata. Nick infatti è proprio il cugino di quella Daisy che intende riconquistare. Gli chiede perciò di organizzare un incontro…
Ho trovato questo libro molto malinconico ed incredibilmente attuale. Due mondi a confronto. I ricchi, Tom e Daisy, a East Egg cinici ed egoisti con le tasche piene di quattrini e il cuore incapace di provare veri sentimenti da una parte; i nuovi ricchi di cui Gatsby è rappresentante, a West Egg, con le loro speranze e il sogno di ottenere ciò che non hanno mai avuto, vittime dei loro stessi desideri dall’altra. Due mondi distanti, separati dal mare che non troveranno mai un vero punto di incontro.
Una corsa ingannevole verso un falso benessere e un futuro che non può esistere.
http://www.my-libraryblog.com/2007/05/13/il-grande-gatsby-francis-scott-fitzgerald/
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