giovedì 25 agosto 2011

La serie A non parte

ROMA, 25 agosto 2011
Slitta la 1ª giornata di campionato. Il presidente Figc Abete aveva cercato la mediazione proponendo un fondo di 20 milioni per garantire la Lega di fronte a contenziosi con l'Aic. Ma le parti sono troppo distanti. Il presidente della Lega: "Non c'è margine per trattare"



Il consiglio federale, aggiornato a questa mattina alle 11 era l'ultima speranza per una complicata mediazione che potesse evitare lo sciopero dei calciatori e lo stop alla prima giornata di campionato di serie A: non ha funzionato. La serie A si ferma.


Maurizio Beretta. LaPresse


Maurizio Beretta. LaPresse
15.20 — Maurizio Beretta, presidente della Lega, rigetta la proposta di Abete di stanziamento di un fondo federale per il contributo di solidarietà. "La posizione della Lega non è cambiata. Abbiamo chiesto di integrare il contratto collettivo con due commi negli articoli 4 e 7. Non c'e' margine per trattare. L'Aic decidendo di non scendere in campo si e' assunta una responsabilita' gravissima". L'estremo tentativo di Abete, quindi, e' andato a vuoto. Nel weekend non si giochera' in serie A.
14.50 — Il presidente Giancarlo Abete ha ricevuto dal consiglio federale la delega a rinviare la prima giornata di campionato: se entro oggi pomeriggio la Lega non tornerà sui suoi passi nel weekend la Serie A non partirà. Abete ha compiuto un ultimo tentativo per risolvere la querelle tra club e Aic sul contratto collettivo ed evitare il rinvio della 1ª giornata di campionato: "Dopo averne parlato col presidente del Coni Petrucci e il sottosegretario allo sport Crimi, in consiglio federale ho dato la disponibilità della Figc a concedere alla Lega un fondo fino a 20 milioni di euro nel triennio 2011-13 da utilizzare nel momento in cui emergano contenziosi sul contributo di solidarietà che certifichino un maggior onere a carico della società. Ora aspettiamo la risposta della Lega".
14.35 — Il presidente della Figc, Abete, allunga il termine per scongiurare lo sciopero: "Accordo entro domani o si va allo slittamento. Ho la delega per rinviare il primo turno del campionato di Serie A. Se entro domani non ci sará un accordo tra Lega e Aic, ci sará il rinvio della giornata da parte della Federcalcio. Oggi aspetto notizie da Beretta".
12.30 — Il consiglio federale è ancora in corso, ma la sensazione è che si vada verso lo slittamento della 1ª giornata di A. La trattativa dovrebbe poi proseguire nei giorni prossimi con il presidente Abete nel ruolo di mediatore tra le parti.
11.30 — "Se ci sono spiragli bisogna chiedere all'Aic. La nostra posizione è chiara, e gli emendamenti sono quelli. Abbiamo trattato per mesi, ora i margini per una trattativa non ci sono. O l'Aic firma che è disposta a pagare il contributo di solidarietà, o niente". Maurizio Beretta non cambia la linea della Lega calcio di Serie A. Le posizioni sono chiare. "Se come dicono, sono disposti a pagare il contributo - spiega il numero uno della Lega -, non vedo il motivo per cui non lo possano mettere nero su bianco. Anche il 7.2 è chiaro, gli allenatori devono poter gestire le proprie esigenze tecniche".
Demetrio Albertini e Damiano Tommasi. LaPresse

Demetrio Albertini e Damiano Tommasi. LaPresse

11.15 — "Speriamo che questa situazione serva a fare chiarezza, ai tifosi dico di pazientare per l'inizio del campionato. Se slitta una giornata qualche squadra avrà più tempo per prepararsi". Sono le parole di Damiano Tommasi, presidente dell'Aic, prima di entrare in Federcalcio per proseguire il Consiglio federale e cercare di trovare un accordo per la firma del contratto collettivo, dopo le nuove richieste avanzate ieri dalla Lega calcio di Serie A. "La notte ha portato consiglio? Non so, io ho riposato. La posizione sul contributo di solidarietá? È un falso problema, se verrá approvato, lo pagheremo nei tempi e nei modi stabiliti dalla legge. È solo un pretesto perchè è chiaro che c'è qualche problema in Lega -ha aggiunto Tommasi -. Noi strumentalizzati? Non lo so, noi vogliamo iniziare con il contratto collettivo firmato, purtroppo la si sta mettendo in una logica di muro contro muro e non fa bene a nessuno".
la situazione — Ieri mattina c'è stato il consiglio federale, dal quale era trapelato ottimismo, ma la successiva assemblea di Lega ha dato risposte negative: contratto respinto. A questo punto lo sciopero sembra diventare inevitabile. Difficile che l'Aic, che ha già firmato il testo proposto della federazione, accetti di recedere a fronte del diktat delle società.
Gasport




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