domenica 14 agosto 2011

«Il Vangelo socialista»: Craxi, Berlusconi e l'occupazione



Ecco le cifre sull'occupazione riguardanti gli ultimi 35 anni


1976: 


OCCUPAZIONE* Agricoltura 3.156,7 Industria 6.028,0 Costruzioni 1.667, 9 
Commercio 4.925,3 Servizi finanziari 899,3


VANGELO SOCIALISTA: «La profonda diversità dei «socialismi» apparve con maggiore chiarezza quando i bolscevichi si impossessarono del potere in Russia. Si contrapposero e si scontrarono due concezioni opposte. Infatti c'era chi aspirava a riunificare il corpo sociale attraverso l'azione dominante dello Stato e c'era chi auspicava il potenziamento e lo sviluppo del pluralismo sociale e delle libertà individuali [...] La meta finale è la società senza Stato, ma per giungervi occorre statizzare ogni cosa. Questo è, in sintesi, il grande paradosso del leninismo.Ma come è mai possibile estrarre la libertà totale dal potere totale? Invece [...] Si è reso onnipotente lo Stato [...] Il socialismo non coincide con lo stalinismo [...] è il superamento storico del pluralismo liberale, non già il suo annientamento.»  (Fonte)




1987:


OCCUPAZIONE Agricoltura 2.318,1 Industria 5.496,8 Costruzioni 1.560,2 
Commercio 6.187,3 Servizi finanziari 1.894,3


La politica economica dei  governi Craxi è stata molto discussa: da un lato l'inflazione, dal 1983 al 1987, scese dal 12,30% al 5,20%, e lo sviluppo dell'economia italiana, secondo soltanto a quello del Giappone, vide sia una crescita dei salari (in quattro anni, di quasi due punti al di sopra dell'inflazione), sia il momentaneo sorpasso del reddito nazionale e di quello pro-capite della Gran Bretagna, diventando il quinto paese industriale avanzato del mondo[10]. In quegli stessi anni però il debito pubblico passò da 234 a 522 miliardi di euro (dati valuta 2006) e il rapporto fra debito pubblico e PIL passò dal 70% al 90%. Ciò ha fatto dire che la sua gestione del bilancio - sul punto non correttiva degli squilibri accumulativi nei conti pubblici nel decennio precedente - ha contribuito a provocare allo Stato l'enorme debito pubblico, decisamente superiore alla media europea. (Fonte)







1992:


OCCUPAZIONE Agricoltura 1.959,1 Industria 5.392,0 Costruzioni 1.648,6  
Commercio 6.192,1  Servizi finanziari 2.336,0



L'impotenza politica di Craxi[63] si accentuò quando la situazione processuale precipitò a causa della sua chiamata in correità da parte della magistratura milanese, fino a quel momento solo adombrata: il 15 dicembre 1992 Craxi ricevette il primo degli avvisi di garanzia della Procura di Milano[64].
Il sentimento anticraxiano esplose nel Paese: "fu un autentico contagio di massa, un meccanismo accusatorio" nel quale "non passava giorno senza che Craxi incontrasse per strada giovinastri che gli gridavano «Ladro!» mostrandogli i polsi incrociati. Nacque una specie di ritualità” nella pubblica riprovazione, tanto che un giorno "il sosia televisivo Pier Luigi Zerbinati si nascose in un´auto per paura di essere scambiato per Craxi"[65].
Il 23 marzo 1993 gli avvisi di garanzia - tutti per episodi circostanziati di corruzione e finanziamento illecito di partito - erano diventati undici[66], ma già l'11 febbraio 1993 Craxi si era visto costretto a dimettersi dalla segreteria del PSI[67] (Fonte)

1994:


OCCUPAZIONE Agricoltura 1.742,0  Industria 5.128,1 Costruzioni 1.555.5  
Commercio 5,961,4  Servizi finanziari 2.243,1

Silvio Berlusconi ha ottenuto quattro incarichi da presidente del Consiglio: il primo nella XII legislatura (1994), due consecutivi nella XIV (2001-2005 e 2005-2006);[5] ed infine nella XVI (2008). Complessivamente Silvio Berlusconi detiene il record di durata in carica come presidente del Consiglio dell'Italia repubblicana e ha presieduto il gabinetto di governo più longevo della Repubblica Italiana(Berlusconi II)[6]. È, inoltre, il terzo politico italiano per durata complessiva al governo, dal 1861 ad oggi (preceduto solo da Benito Mussolini e Giovanni Giolitti). (Fonte)


2001:




2006: "La piena occupazione"


OCCUPAZIONE Agricoltura 1.361,1  Industria 5.033,7 Costruzioni 1.921,2  
Commercio 6.651,9  Servizi finanziari 3.430,9

Silvio Berlusconi: "Noi siamo in grado di garantire per la prossima legislatura un altro milione di posti di lavoro, per arrivare alla piena occupazione": questa la previsione - o, meglio, la certezza - del presidente del Consiglio. Il premier accusa poi la sinistra di aver portato "ieri la precarietà dei co.co.co. e dei lavoratori socialmente utili, che noi abbiamo trasformato in lavoratori non precari". (Fonte)








  2009:


OCCUPAZIONE Agricoltura 1.270,6  Industria 4.594,3 Costruzioni 1.953,7
Commercio 6.508,1  Servizi finanziari 3.514,1

     

P.S. I socialisti oggi con Berlusconi:  Fabrizio Cicchitto,  Giulio Tremonti,  Maurizio Sacconi,  Renato Brunetta,  Franco Frattini    







  

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