mercoledì 17 agosto 2011

Pordenone, il miglio verde...marijuana nei campi

 PORDENONE - Non è difficile coltivare la marijuana. Su internet si trovano tutte le istruzioni per far crescere le piante sia in serra che all’esterno. Si possono scaricare i manuali in cui si danno indicazioni sul tipo di terra da utilizzare, la distanza tra le piante, i fertilizzanti e la quantità d’acqua da usare, ventilazione e luce nel caso la canapa indiana venga coltivata in un appartamento. Infine, come riconoscere le infiorescenze femminili, quelle da cui poi si ricava la sostanza che viene fumata. Capita spesso che le forze di polizia sequestrino, oltre allo stupefacente, anche manuali d’istruzioni e i semi di canapa indiana. Anche quest’ultimi possono essere reperiti attraverso internet, come conferma una recente indagini partita dal Trentino e che ha avuto ramificazioni in tutto il Triveneto, compresa la provincia di Pordenone.

Tra Fiume Veneto e Zoppola

Lui in carcere, i carabinieri a estirpare le piante di canapa indiana che crescevano rigogliose in località "Le Fosse", al confine tra i territori comunali di Fiume Veneto e Zoppola.
      È stato un Ferragosto impegnativo per i carabinieri della stazione di Fiume. Dopo mesi di indagini, hanno individuato la piantagione illegale, sequestrato qualcosa come un quintale e mezzo di piante e arrestato per coltivazione di sostanze stupefacenti Giancarlo Sist, 49 anni, residente a Cordenons. L’uomo è rinchiuso nella casa circondariale di Pordenone. Questa mattina, su richiesta del sostituto procuratore Maria Grazia Zaina, comparirà davanti al gip Piera Binotto per l’udienza di convalida dell’arresto.
      Sull’inchiesta poco trapela. Nella giornata di ieri gli uomini del luogotenente Luigi Sciocchetti erano ancora al lavoro e stavano valutando gli elementi di indagine finora raccolti per individuare eventuali sviluppi. Non è stato un blitz, un intervento occasionale. Gli investigatori erano al lavoro già da maggio. Le piante di canapa indiana erano state individuate in un’area che era disboscata proprio per avviare la coltivazione. Tutt’attorno delle piante di mais avrebbero nascosto la marijuana nel momento in cui sarebbe arrivata al suo massimo splendore: le piante, infatti, raggiungono anche i due metri di altezza e oltre.
      I carabinieri non hanno tralasciato l’indagine nemmeno il giorno di Ferragosto. Sist sarebbe stato sorpreso in flagranza, mentre si occupava della coltivazione in località "Le Fosse". È toccato poi ai militari estirpare una ad una le piante illegali: al termine dell’operazione, durata l’intera giornata, ne hanno recuperate ben 336, rendendosi protagonisti di un sequestro che, in condizioni analoghe, non avrebbe precedenti in Friuli. Le piante sono state stipate nella caserma di Fiume in attesa di ricevere disposizioni da parte del magistrato che ha coordinato l’inchiesta.
      Bisognerà capire quale sarebbe stato il principio attivo dello stupefacente e quanto avrebbe fruttato sul mercato la piantagione una volta essicate le infiorescenze (si parla di centinaia di migliaia di euro) e a quale mercato fosse destinata. Per Sist, infatti, sarà difficile far leva sull’uso personale, visto il rilevante quantitativo sequestrato l’altro ieri in località "Le Fosse". Nel giorno di Ferragosto i carabinieri hanno perquisito anche la sua abitazione nel tentativo di recuperare elementi utili all’eventuale sviluppo dell’inchiesta.     
Il Gazzettino 

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