sabato 3 dicembre 2011

Grande Udinese, succede di tutto e crolla l'Inter


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L’Udinese doma anche l’Inter

I bianconeri espugnano San Siro e condannano  l’Inter a spegnere ogni velleità di rimonta-scudetto e, in attesa della Juve, vola in testa alla classifica al fianco del Milan. L’ennesima impresa della squadra di Guidolin porta la firma di Isla, suo il gol che decide una partita con un finale rovente: due rigori falliti (prima Di Natale e poi Pazzini) e due espulsi (Zanetti e Ferronetti).

Friulani Isla bonita

MILANO, 3 dicembre 2011

Un gol del laterale cileno nel secondo tempo piega i nerazzurri, ma nel finale succede di tutto: di Natale si fa parare un rigore, Pazzini lo imita calciandolo alto dopo esser scivolato sul dischetto.



La disperazione di Pazzini dopo il rigore fallito. Reuters
La disperazione di Pazzini dopo il rigore fallito. Reuters
Scavalcato a destra, infilzato dalle sue stesse armi. L’italianista convinto Claudio Ranieri battuto all’italiana, da una Udinese multietnica ma che gioca alla vecchia maniera. Difesa e contropiede, compattezza e partenza in velocità. E Ranieri si trova con una squadra che fa un immenso possesso palla ma perde, ancora. Julio Cesar para un rigore, Pazzini scivola sul successivo. "Isn’t it ironic?" cantava Alanis Morrisette. Ma all’Inter nessuno ha voglia di sorridere. L’Aggiustatore non aggiusta, i punti restano 14. Il filotto di vittorie? Meglio scordarselo. Guidolin espugna San Siro con un gol di Isla, e raggiunge il Milan in vetta. Ok, ripetici ancora la storia dei 40 punti che valgono la salvezza...

 
ISLA E I RIGORI — Succede di tutto negli ultimi 20’. Al 28’ Di Natale difende palla in contropiede, scarica su Floro Flores che premia la sovrapposizione di Isla: tiro a incrociare e 1-0. L’Inter si butta in avanti, i friulani trovano spazi, Zanetti atterra Floro Flores in area: rigore e espulsione (la prima in carriera per il capitano nerazzurro). Di Natale va sul dischetto, Julio Cesar si allunga e para. In un attimo si è di là, Ferronetti tavolge Milito. Stavolta il rigore è per l’Inter. Pazzini va sul dischetto, ma scivola, alla Terry in finale di Champions. Palla in curva, insieme alla possibile rimonta
Ferronetti va da Gervasoni per rifarsi e l'arbitro manda anche lui sotto la doccia per le proteste giudicate eccessive.

SCOMMESSA FARAONI — L’Inter cade ancora: sesta sconfitta in campionato. E dire che nel primo tempo l’Udinese pareva spenta, a confermare che in trasferta fa più fatica. La scommessa di Ranieri si chiama Marco Davide Faraoni, classe 1991. Il terzino viene schierato titolare a centrocampo, a destra, a fungere da primo schermo per Armero (il secondo è Zanetti), di cui si temono le accelerazioni. Il ragazzo dimostra di avere buon piede e rapidità di pensiero, piazzando un paio di cross interessanti (uno al volo di prima) per le punte. Davanti c’è la "strana coppia" Milito-Pazzini: rispetto al recente passato i due arrivano al tiro con più facilità, ma manca un po’ di mira. Quello di partenza è un 4-4-2 "spurio": Alvarez in fase difensiva deve proteggere la fascia sinistra, ma quando la palla è interista si piazza al centro, da rifinitore. In realtà a sinistra ci starà pochino, perché l’Udinese nel primo tempo tiene poco palla, ma riparte appena può in verticale. E nel secondo non c’è più Ricky, che lascia il posto a Nagatomo.
L'Udinese si gode la vittoria a San Siro. Ansa
L'Udinese si gode la vittoria a San Siro. Ansa
POSSESSO PALLA E CAMBI — Il progetto "possesso palla" di Benitez sta diventando realtà tre allenatori dopo: complice l’atteggiamento degli avversari, spesso rintanati dietro, i nerazzurri finiscono con l’avere sempre la palla fra i piedi. Certo Rafa non sarebbe soddisfattissimo di gioco e velocità, ma è indubbio che l’Inter faccia la partita. Torje è il primo ad arrivare al tiro in porta, ma poi le occasioni migliori sono per l’Inter, con Thiago Motta vicino all’ennesimo centro dopo un triangolo con Milito. Il cambio Alvarez-Nagatomo finisce col togliere una delle poche fonti di gioco d’attacco dell’Inter, e l’Udinese prede campo e coraggio. Quattro terzini sono troppi, e Ranieri inserisce Zarate per Faraoni. Maurito non entrerà mai nel match, Danilo e Benatia faranno buona guardia, il centrocampo bianconero prenderà il sopravvento. Fino al contropiede vincente.
Valerio Clari per la Gazzetta dello Sport
Isla supera Julio Cesar e porta in vantaggio l'Udinese. Ansa

Isla supera Julio Cesar e porta in vantaggio l'Udinese. Ansa

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