Il caso del menù etnico
La novità introdotta nelle classi dell’istituto comprensivo Carducci. E ad alcune famiglie non piace neppure l’introduzione della settimana corta
Si chiama “Pranzo degustazione&assaggi”. Una novità che partirà quest’anno in via sperimentale nelle scuole dell’istituto comprensivo Carducci. A turno, a una classe alla volta, sarà proposto un menù che prevede l’assaggio di alimenti tipici locali, di stagione, ma anche di altri Paesi e che sarà consumato in una sala appositamente allestita e contestualizzato con semplici informazioni sugli alimenti proposti e sulle culture di provenienza. Un “menù etnico” che consentirà ai bambini non solo di assaggiare gusti nuovi e differenti, ma anche di incuriosirsi delle tradizioni di altri nazioni. Un menù che al momento è stato accolto con un po' di scetticismo da alcuni genitori.La classe scelta sarà diversa ogni settimana, in modo che ogni classe lo possa sperimentare per due volte nell’arco dell’intero anno scolastico. Una novità, questa, che rientra nel progetto “Giornata della salute”, voluto dall'amministrazione comunale in accordo con l'istituto comprensivo.L’iniziativa, sostenuta dall’azienda sanitaria prevede anche “Merenda sana” in cui il Comune offrirà ogni martedì, durante la ricreazione, a tutti i bambini della scuola primaria frutta, yogurt o pani speciali (con noci, olive, zucca o altro), con l’intento di contrastare l’abitudine a consumare merende troppo caloriche o troppo abbondanti, la riconferma di Piedibus, l'autobus che va a piedi, formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo, un progetto di promozione della salute attraverso l’attività fisica, promosso dalla Regione e attuato da un’insegnante specializzata, e una serie di incontri sull'alimentazione sia nelle classi che per i genitori...continua la lettura dell'articolo di Viviana Zamarian Messaggero Veneto 20 settembre 2014
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