Emma trionfa a Sanremo
Celentano contestato
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Foto Famiglia Cristiana replica su Twitter Foto Nude look Ivanka Vd /
Video I baci Blog Assante e Castaldo /
Lacrime Morandi
Il Molleggiato interrotto da proteste e urla ("Predicatore", "Basta"). Poi anche applausi. Claudia Mori al consigliere Rai Verro: "Grazie per la buffonata che avete organizzato" dall'inviato ALESSANDRA VITALI
Dolcenera Bersani e Casillo D'Alessio-Bertè Ferilli Bersani: "Fornero meglio di Belen"
Morandi-Platinette, botta e risposta sui gay / VIDEO Parole BLOG TVZAP
Morandi-Platinette, botta e risposta sui gay / VIDEO Parole BLOG TVZAP
Il Festival va alla Marrone, seguita dalle due "colleghe". Il Molleggiato torna sul palco, riparte dalle critiche a "Famiglia Cristiana" e "Avvenire", la reazione del pubblico in sala. Ma il Clan sospetta la combine. Claudia Mori gela il consigliere Rai Verro: "Grazie per la buffonata che avete organizzato". Dieci artisti in gara, al termine il vincitore. Ospiti Geppi Cucciari, Luca e Paolo e i Cranberries
Adriano Celentano
e Gianni MorandiSANREMO - Coraggio, è finita. Con una coreografia che ha messo insieme bandiere della pace, frasi celebri d'amore e baci scambiati qua e là come in un flash mob si è aperta la quinta e ultima serata del festival di Sanremo. Che si chiude con un podio tutto rosa: Emma Marrone, in lacrime, conquista il gradino più alto, grande favorita della vigilia, Arisa si piazza seconda seguita da Noemi. Il festival delle donne, si era detto all'inizio, quando Morandi e Mazzi annunciarono la lista dei big in gara con sostanziose quote rosa. E con tre donne si chiude il festival delle polemiche e del caos, e pure un po' della piattezza, le uniche emozioni grazie ad apporti "esterni", Celentano e la serata con gli ospiti internazionali e Patti Smith. E' l'ultima volta del direttore artistico Giammarco Mazzi, patron da sette anni, "nessuno ha chiesto le mie dimissioni - aveva detto in mattinata - lascio per mia scelta, l'ho deciso un mese fa". Il premio della critica "Mia Martini" va a Samuele Bersani.
Serata finale, ressa davanti al teatro, dove pochi minuti prima dell'inizio campeggia uno striscione: "Belen, 6 più bella di Moana". E si riparte dal via, come al Monopoli: così come la prima serata, anche l'ultima è tutta per Celentano, ha voglia Gianni Morandi e ripetere che al centro di tutto c'è la musica. Che pure c'è perché stasera si decide il vincitore di questa 62esima edizione. Ma finite le esibizioni dei dieci rimasti in gara, la scena è tutta per lui. Mezzora di esibizione, Famiglia Cristiana e Avvenire, Dio e il Paradiso, la politica e la democrazia. Applausi in sala ma anche tanti fischi, chi grida "basta" e chi "predicatore". E sulla contestazione, i sospetti del Clan sono nelle parole di Claudia Mori che, al termine dell'esibizione di Adriano, incontra il cda Rai Antonio Verro, gli stringe la mano e gli dice: "Grazie per la buffonata che avete organizzato".
IL FOTORACCONTO DELLA SERATA
FOTO Famiglia Cristiana replica su Twitter
Celentano sul palco. L'epifania è in orario rispetto alla scaletta, alle 22.45. Acclamato dal pubblico, entra sul palco cantando Thirteen Women. E attacca: "La corporazione dei media si è coalizzata contro di me, neanche avessi fatto un'attentato allo Stato". Niente giri di parole, entra subito nel vivo delle poleniche che hanno seguito il suo intervento di martedì. "Fra quei quattro, cinque che mi hanno difeso, mi ha colpito don Mario, un prete che ho visto da Mara Venier. Grazie, don Mario, tu hai capito ciò che i vescovi hanno fatto finta di non capire. Perfino Travaglio, che sembrava aver capito, non ha resistito e ha voluto affondare il coltello nella piaga. Non la mia, la vostra piaga. Perché è la vostra piaga che diventa sempre più profonda - dice - in quanto vi distolgono dal capire. E allora cosa fanno: affinché possiate non capire, dal contesto del mio discorso estrapolano una frase cambiando anche il modo dei verbi".
Dio e il Paradiso. E poi continua, "io sono venuto qui a fare quattro chiacchiere con quei sedici milioni che hanno visto il festival di Morandi e per parlare del significato della vita, della morte, di quel che viene dopo, della straripante fortuna che voi noi abbiamo avuto per essere nati. Dunque divertirci a fantasticare su dove e come sarà il Paradiso. E' chiaro che per quanto la nostra fantasia possa essere elavata, non riusciremo mai a immaginare la grandiosità di quel che ci aspetta. Quel che desideriamo sulla Terra non è che una particella in confronto a quel che il Padre nostro ci ha preparato. Noi ci allontaniamo, invece dovremmo cercare di tracciare una linea del suo carattere per capirne, anche se lontanamente, i trattri del suo volto, fare una specie di gara per vedere chi si avvciina di più al suo identikit. Non importa se nessuno di noi ha mai visto Dio, ma sarà interessante per conoscerci e capire che l'unica via non interrotta è la sua".
Le testate cattoliche. E qui torna agli obiettivi della prima serata, "è su questi temi che dovrebbe basarsi un giornale che ha la presunzione di chiamarsi Famiglia Cristiana o anche L'Avvenire, ma loro parlano di politica, della politica del mondo anziché della politica di Dio, perché Gesù era un politico ,come lo era Giuda per altri fini. Gesù apriva il suo cuore ai bisognosi mentre Giuda voleva sfruttare la potenza del figlio di Dio a fini consumistici ma soprattutto per la sua sete di potere. E quando dico che Famiglia Cristiana eAvvenire andrebbero chiusi definitivamente non significa esercitare una forma di censura".
La contestazione. E' a questo punto che il pubblico comincia a rumoreggiare, qualche applauso resiste ma i fischi si fanno sentire, qualcuno grida "basta", qualcun altro grida "predicatore", Celentano replica, "perché dite basta? Dovreste farmi finire di parlare, magari c'è qualcosa di interesante anche per voi. Io non ho il potere di chiudere un giornale come qualcuno che invece non ha esitato a chiudere qualcosa. Se i giornali fossero miei io non li chiuderei, ma mi affetterei a cambiare la loro impostazione. Siamo in democrazia e io ho espresso un mio desiderio, per me potete anche stare aperti ma almeno cambiate la testata. Parlare di Dio non significa soltanto scrivere, certo quella è la base, ma singnifica mettere insieme una equipe di validi disegnatori per illustrare la storia dei profeti, degli apostoli, della piolitica di quei giorni facendo un parallelo con la politica di oggi. La vita di Gesù deve essere un metro infallibile che non può ridursi alla sola predica della domenica ma deve essere supportata da una presenza quotidiana che ci aiuti a riflettere. E questo significa far rivivere nei cuori di chi vi legge la figura di Gesù. Adesso - conclude - potete fischiare".
"E' stato corretto". "Ha svolto il suo lavoro correttamente - si fa sapere da ambienti Rai - ha avvicinato alla realtà uomini a donne".
Le lacrime di Morandi. La predica di Celentano finisce in musica. Prima con La cumbia di chi cambia, poi arriva Morandi e insieme cantano la bellissima Ti penso e cambia il mondo e cambia pure il clima, il pubblico si emoziona e Morandi ha gli occhi lucidi, alla fine piange proprio, "scusate ma mi sono proprio commosso - dice il conduttore quando Adriano esce di scena in un tripudio di luci e musica - in questi dieci minuti ho rivissuto tutta la mia giovinezza, quando cominciavo a imitarlo...".
La gara. In gara erano rimasti dieci artisti dopo l'eliminazione, nelle serate precedenti, di Irene Fornaciari, Marlene Kunz, Chiara Civello e Matia Bazar. E fra i primi a esibirsi ci sono D'Alessio e la Bertè, sfumata la polemica sul sospetto playback della cantante nella serata precedente, "semmai un fallo da ammonizione, certo non da espulsione, non era nemmeno la prima serata...". Apre la gara Nina Zilli, poi Bertè-D'Alessio seguiti da Emma, Samuele Bersani, Dolcenera, Pierdavide Carone e Lucio Dalla, e ancora, Noemi, Arisa, Eugenio Finardi e Francesco Renga. Ospiti della serata Geppi Cucciari, la comica e conduttrice di La7, che alla sua prima apparizione - ne farà diverse nel corso della serata - è protagonista di un divertente siparietto con Morandi. E poi la band dei Cranberries e, di nuovo, Luca e Paolo.ALESSANDRA VITALI
Adriano Celentano
e Gianni Morandi
e Gianni Morandi
Serata finale, ressa davanti al teatro, dove pochi minuti prima dell'inizio campeggia uno striscione: "Belen, 6 più bella di Moana". E si riparte dal via, come al Monopoli: così come la prima serata, anche l'ultima è tutta per Celentano, ha voglia Gianni Morandi e ripetere che al centro di tutto c'è la musica. Che pure c'è perché stasera si decide il vincitore di questa 62esima edizione. Ma finite le esibizioni dei dieci rimasti in gara, la scena è tutta per lui. Mezzora di esibizione, Famiglia Cristiana e Avvenire, Dio e il Paradiso, la politica e la democrazia. Applausi in sala ma anche tanti fischi, chi grida "basta" e chi "predicatore". E sulla contestazione, i sospetti del Clan sono nelle parole di Claudia Mori che, al termine dell'esibizione di Adriano, incontra il cda Rai Antonio Verro, gli stringe la mano e gli dice: "Grazie per la buffonata che avete organizzato".
IL FOTORACCONTO DELLA SERATA
FOTO Famiglia Cristiana replica su Twitter
Celentano sul palco. L'epifania è in orario rispetto alla scaletta, alle 22.45. Acclamato dal pubblico, entra sul palco cantando Thirteen Women. E attacca: "La corporazione dei media si è coalizzata contro di me, neanche avessi fatto un'attentato allo Stato". Niente giri di parole, entra subito nel vivo delle poleniche che hanno seguito il suo intervento di martedì. "Fra quei quattro, cinque che mi hanno difeso, mi ha colpito don Mario, un prete che ho visto da Mara Venier. Grazie, don Mario, tu hai capito ciò che i vescovi hanno fatto finta di non capire. Perfino Travaglio, che sembrava aver capito, non ha resistito e ha voluto affondare il coltello nella piaga. Non la mia, la vostra piaga. Perché è la vostra piaga che diventa sempre più profonda - dice - in quanto vi distolgono dal capire. E allora cosa fanno: affinché possiate non capire, dal contesto del mio discorso estrapolano una frase cambiando anche il modo dei verbi".
Dio e il Paradiso. E poi continua, "io sono venuto qui a fare quattro chiacchiere con quei sedici milioni che hanno visto il festival di Morandi e per parlare del significato della vita, della morte, di quel che viene dopo, della straripante fortuna che voi noi abbiamo avuto per essere nati. Dunque divertirci a fantasticare su dove e come sarà il Paradiso. E' chiaro che per quanto la nostra fantasia possa essere elavata, non riusciremo mai a immaginare la grandiosità di quel che ci aspetta. Quel che desideriamo sulla Terra non è che una particella in confronto a quel che il Padre nostro ci ha preparato. Noi ci allontaniamo, invece dovremmo cercare di tracciare una linea del suo carattere per capirne, anche se lontanamente, i trattri del suo volto, fare una specie di gara per vedere chi si avvciina di più al suo identikit. Non importa se nessuno di noi ha mai visto Dio, ma sarà interessante per conoscerci e capire che l'unica via non interrotta è la sua".
Le testate cattoliche. E qui torna agli obiettivi della prima serata, "è su questi temi che dovrebbe basarsi un giornale che ha la presunzione di chiamarsi Famiglia Cristiana o anche L'Avvenire, ma loro parlano di politica, della politica del mondo anziché della politica di Dio, perché Gesù era un politico ,come lo era Giuda per altri fini. Gesù apriva il suo cuore ai bisognosi mentre Giuda voleva sfruttare la potenza del figlio di Dio a fini consumistici ma soprattutto per la sua sete di potere. E quando dico che Famiglia Cristiana eAvvenire andrebbero chiusi definitivamente non significa esercitare una forma di censura".
La contestazione. E' a questo punto che il pubblico comincia a rumoreggiare, qualche applauso resiste ma i fischi si fanno sentire, qualcuno grida "basta", qualcun altro grida "predicatore", Celentano replica, "perché dite basta? Dovreste farmi finire di parlare, magari c'è qualcosa di interesante anche per voi. Io non ho il potere di chiudere un giornale come qualcuno che invece non ha esitato a chiudere qualcosa. Se i giornali fossero miei io non li chiuderei, ma mi affetterei a cambiare la loro impostazione. Siamo in democrazia e io ho espresso un mio desiderio, per me potete anche stare aperti ma almeno cambiate la testata. Parlare di Dio non significa soltanto scrivere, certo quella è la base, ma singnifica mettere insieme una equipe di validi disegnatori per illustrare la storia dei profeti, degli apostoli, della piolitica di quei giorni facendo un parallelo con la politica di oggi. La vita di Gesù deve essere un metro infallibile che non può ridursi alla sola predica della domenica ma deve essere supportata da una presenza quotidiana che ci aiuti a riflettere. E questo significa far rivivere nei cuori di chi vi legge la figura di Gesù. Adesso - conclude - potete fischiare".
"E' stato corretto". "Ha svolto il suo lavoro correttamente - si fa sapere da ambienti Rai - ha avvicinato alla realtà uomini a donne".
Le lacrime di Morandi. La predica di Celentano finisce in musica. Prima con La cumbia di chi cambia, poi arriva Morandi e insieme cantano la bellissima Ti penso e cambia il mondo e cambia pure il clima, il pubblico si emoziona e Morandi ha gli occhi lucidi, alla fine piange proprio, "scusate ma mi sono proprio commosso - dice il conduttore quando Adriano esce di scena in un tripudio di luci e musica - in questi dieci minuti ho rivissuto tutta la mia giovinezza, quando cominciavo a imitarlo...".
La gara. In gara erano rimasti dieci artisti dopo l'eliminazione, nelle serate precedenti, di Irene Fornaciari, Marlene Kunz, Chiara Civello e Matia Bazar. E fra i primi a esibirsi ci sono D'Alessio e la Bertè, sfumata la polemica sul sospetto playback della cantante nella serata precedente, "semmai un fallo da ammonizione, certo non da espulsione, non era nemmeno la prima serata...". Apre la gara Nina Zilli, poi Bertè-D'Alessio seguiti da Emma, Samuele Bersani, Dolcenera, Pierdavide Carone e Lucio Dalla, e ancora, Noemi, Arisa, Eugenio Finardi e Francesco Renga. Ospiti della serata Geppi Cucciari, la comica e conduttrice di La7, che alla sua prima apparizione - ne farà diverse nel corso della serata - è protagonista di un divertente siparietto con Morandi. E poi la band dei Cranberries e, di nuovo, Luca e Paolo.
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