Il patron del Giro ciclistico del Friuli per professionisti, Gianni Biz, di 69 anni, è stato arrestato dai Carabinieri di Pordenone con l’accusa di induzione e sfruttamento della prostituzione.
Biz è accusato di aver avviato alla prostituzione alcune ragazze extracomunitarie, mettendole a disposizione di personaggi che potevano favorire le sponsorizzazioni per la sua società ciclistica e altre manifestazioni sportive. Il Giro del Friuli è in programma il primo marzo prossimo.
Assieme al patron del Giro del Friuli, che è anche il personaggio simbolo del gruppo sportivo Caneva, uno dei più titolati a livelli dilettantistico di tutta la nazione, è stato arrestato Fabrizio Ros, di 41 anni, agente della polizia municipale di Caneva. Secondo gli inquirenti, i due nel periodo compreso tra il 2005 e 2011 avvicinavano ragazze straniere che risiedevano nella zona di Caneva e che, per la loro provenienza, potevano avere problemi con il permesso di soggiorno. Con il pretesto di aiutarle a risolvere il problema della loro permanenza in Italia, le avviavano alla prostituzione.
Si è appreso anche un particolare umano dell’inchiesta. Il blitz dei Carabinieri sarebbe dovuto scattare venerdì mattina, ma i militari dell’Arma hanno appreso che poche ore prima era morta la mamma di Gianni Biz. Pertanto, non ravvisando il pericolo di fuga e monitorando costantemente gli spostamenti del dirigente sportivo, hanno differito il provvedimento a stamani consentendo a Biz di partecipare sabato pomeriggio alle esequie della mamma.
Biz è accusato di aver avviato alla prostituzione alcune ragazze extracomunitarie, mettendole a disposizione di personaggi che potevano favorire le sponsorizzazioni per la sua società ciclistica e altre manifestazioni sportive. Il Giro del Friuli è in programma il primo marzo prossimo.
Assieme al patron del Giro del Friuli, che è anche il personaggio simbolo del gruppo sportivo Caneva, uno dei più titolati a livelli dilettantistico di tutta la nazione, è stato arrestato Fabrizio Ros, di 41 anni, agente della polizia municipale di Caneva. Secondo gli inquirenti, i due nel periodo compreso tra il 2005 e 2011 avvicinavano ragazze straniere che risiedevano nella zona di Caneva e che, per la loro provenienza, potevano avere problemi con il permesso di soggiorno. Con il pretesto di aiutarle a risolvere il problema della loro permanenza in Italia, le avviavano alla prostituzione.
Si è appreso anche un particolare umano dell’inchiesta. Il blitz dei Carabinieri sarebbe dovuto scattare venerdì mattina, ma i militari dell’Arma hanno appreso che poche ore prima era morta la mamma di Gianni Biz. Pertanto, non ravvisando il pericolo di fuga e monitorando costantemente gli spostamenti del dirigente sportivo, hanno differito il provvedimento a stamani consentendo a Biz di partecipare sabato pomeriggio alle esequie della mamma.
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