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Omofobia, Gay help line: ''A Nord sono aumentate le aggressioni''
L'episodio nella notte a Luino, denuncia Paolo Patanè, presidente nazionale di Arcigay
Il deputato pd Paola Concia annuncia un'interrogazione parlamentare su questa vicenda
La replica dei gestori: "La lite è avvenuta all'esterno e i nostri ragazzi l'hanno sedata"
Nel corso della notte a Luino, in provincia di Varese, in una nota discoteca nella frazione di Germignaga, sette ragazzi - fra i quali Marco Coppola, presidente provinciale di Arcigay Verbania e componente della segreteria nazionale dell'associazione - sono stati vittima di una aggressione omofoba da parte della security del locale JustIn disco&dinner. I ragazzi stavano ballando su un cubo fra di loro quando, "identificati" come omosessuali, sono stati costretti a scendere, insultati, pestati brutalmente e infine allontanati dal locale. Lo rende noto Paolo Patanè, presidente nazionale di Arcigay. Su richiesta dei ragazzi sono intervenuti i carabinieri e al pronto soccorso dell'ospedale locale sono state prestate loro cure immediate e prodotti i relativi referti. L'Arcigay: "Scandaloso silenzio ideologico". "Questo episodio segna davvero un limite insopportabile - commenta Patanè - E' tragicamente simbolico che uno dei massimi dirigenti nazionali di Arcigay sia stato vittima di questa spregevole aggressione omofoba. A Coppola e agli altri ragazzi va la mia solidarietà, carica di rabbia per la brutalità ingiustificabile, l'odio subito e per una battaglia che si infrange sempre su un muro di scandaloso silenzio ideologico". Il deputato pd Paola Concia rivolgerà un'interrogazione parlamentare, su richiesta dell'Arcigay, e l'associazione si appresta a denunciare quanto accaduto all'Unar, l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni, e all'Oscad, l'osservatorio contro le discriminazioni
delle forze dell'ordine.
La replica dei gestori. "Escludiamo categoricamente che quei ragazzi siano stati aggrediti dai nostri buttafuori", fa sapere Samuele Lama, uno dei soci della discoteca JustIn disco&dinner. "La lite è avvenuta all'esterno e i nostri addetti alla security sono intervenuti per sedarla. E l'unico ad aver riportato una leggera contusione è proprio uno dei nostri vigilanti. Siamo stati noi, del resto, a chiamare i carabinieri. Davvero non possiamo essere accusati di omofobia, visto che con noi lavorano anche ragazzi gay".
Carfagna: "Nessuna tolleranza". "Quello accaduto a Luino è un episodio grave: ciascun cittadino è uguale davanti alla legge e deve poter godere dei medesimi diritti". Così l'ex ministro Mara Carfagna commenta la notizia dell'aggressione. "L' uso della violenza é sempre inaccettabile - prosegue - Lo è ancora di più se la sua causa è il presunto orientamento sessuale delle vittime: l'atto assume un disvalore sociale particolare. Sono certa che i responsabili, anche grazie al lavoro dell'osservatorio della polizia, saranno individuati e giudicati con la dovuta severità. Non esiste e non può esistere alcuna tolleranza per gli atti di omofobia".
Grillini (Idv): "Una legge contro l'omofobia". Sulla vicenda interviene il responsabile diritti civili e associazionismo dell'Italia dei valori, Franco Grillini, secondo il quale "i bruti e i razzisti continuano imperterriti a praticare quell'omofobia che in Italia non trova nessun freno nella legislazione, a differenza di quanto accade nel resto d'Europa, dove in casi come questi esiste una tutela legislativa ed è possibile ricorrere immediatamente alle forze dell'ordine". Grillini anticipa poi che "l'Idv presenterà al più presto un'interrogazione parlamentare e ha già proposto la discussione di una legge sull'omofobia chiedendo alla Camera, un intervento immediato. Esiste un grave problema culturale legato al razzismo e al maschilismo, tuttavia, che non si combatte solo con una legge adeguata, ma necessita anche di una profonda trasformazione culturale".
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