martedì 27 marzo 2012

L'amore online funziona davvero? Boom economico tra milioni e bugie


Giri d'affari in crescita e sempre più utenti per i servizi di "dating" su internet, che permettono di cercare un partner in tutto il mondo. Ma spesso gli iscritti mentono su peso, altezza e età, e non sempre un algoritmo può individuare dove nasce il sentimento

SE TROVARE L'ANIMA GEMELLA è difficile, la Rete può essere una risorsa. Sono ormai decine di milioni gli utenti dei servizi internet che aiutano a trovare l'amore, con un giro d'affari di due miliardi di dollari all'anno, nel 2007 erano 900 milioni. Ma le frecce del Cupido digitale scoccano e colpiscono in modi diversi rispetto agli incontri tradizionali, e aspiranti corteggiatori e corteggiati devono sapere prima che si muoveranno in un mondo dove non tutto è ciò che sembra.
 
Strani numeri d'amore. Per un fatturato così emblematico, ci sono altre cifre che fanno riflettere. Match.com stima in 40 milioni gli utenti dei servizi di "dating", e secondo una ricerca di Mba Programs, l'81% degli iscritti mente sull'altezza, sul peso e naturalmente sull'età. Su internet si può fare, e le donne sono quelle che osano di più: al peso sottraggono in media quattro chili, i maschi uno, e caricano sul profilo foto di un anno e mezzo prima, mentre per gli uomini si parla di sei mesi, ma in compenso barano molto sull'altezza. Sarà per questo che gli incontri tradizionali hanno ancora ragione di esistere: dal sondaggio, le coppie sposate che si sono conosciute de visu battono quelle online 27% a 17%, quelli che si sono incontrati al lavoro o a scuola sono il 38%. Ma il tempo di coppia vissuto insieme prima di sposarsi è più breve nel caso dell'online, poco oltre i 18 mesi contro 42. 

Chimica e algoritmi.I vari Cupidi che svolazzano online, da Chemistry.com a Zoosk, funzionano su una base comune. Ogni sito/motore di ricerca ha i suoi algoritmi più o meno efficaci per calcolare le affinità di coppia e restituire dei risultati. Ma nella vita reale gli algoritmi hanno lo spazio che trovano: nella realtà le relazioni funzionano o meno non sulla base della soddisfazione immediata, parametro invece molto importante per i soti di "social love", ma su una serie di meccanismi molto più umani e biologici, tra cui i cambiamenti del partner, la sua fisicità, come gestisce il rapporto. Per non parlare della voce, dell'espressività e di tutti gli elementi chimici che fanno sì che una persona piaccia e un'altra no.

Affinità e divergenze. Nonostante i limiti, i servizi online secondo l'inchiesta hanno un'indubbia utilità per chi è a caccia d'amore e non di sesso, che si trova in modi meno complessi. Si può fare una prima scrematura dei possibili nomi, oltre ad ampliare il raggio d'azione in altre città e paesi. E si possono evitare anche appuntamenti a vuoto e delusioni del primo incontro, dopo aver ben esplorato i profili interessanti. Che si vada su Zoosk, eHarmony, Plenty of Fish e quanto altro però, al momento però l'esperienza sensoriale è limitata a foto e video, mentre l'amore conosce molte altre strade. Che per ora la Rete non attraversa. 
la Repubblica

sabato 24 marzo 2012

Spilimbergo, torna stasera il Burlesque Rock Show al Miotto


Sabato 24 marzo al Teatro Miotto di Spilimbergo ore 21


In apertura l’unica rock band tutta al femminile della nostra regione: le LIVING DOLLS Torna un evento imperdibile. Dopo il successo della prima data, svoltasi lo scorso dicembre, torna la pura musica rock abbinata ad uno spettacolo di Burlesque. I protagonisti saranno: i DEAD POETS SOCIETY, rock band sandanielese, e BLONDE PITBULL, nota modella, dj, ballerina della scena artistica italiana (soprannominata come l’”antivelina”), mentre lo scenario, grazie alla collaborazione con l’Associazione Culturale Folkgiornale, sarà il Teatro Miotto di Spilimbergo, sabato 24 marzo prossimo dalle ore 21.00 (ingresso: 5 Euro).
In apertura l’unica rock band regionale tutta al femminile: le LIVING DOLLS. Blonde Pitbull sta riscuotendo grandi successi in tutta Italia con il suo spettacolo THE BLONDE PITBULL ROCK BURLESQUE SHOW: uno spettacolo ironico e malizioso che, per la serata in oggetto, seguirà il ritmo della musica rock dei Dead Poets Society.
ROCK BURLESQUE SHOWI Dead Poets Society, dopo aver aperto i concerti dei Linea 77 e di Pino Scotto durante la scorsa estate, tornano con questa formula già presentata a dicembre dell’anno scorso e che ha raccolto grandi consensi di pubblico. Il concerto sarà aperto da un’altra rock band regionale, tutta al femminle, le Living Dolls. La location poi è unica per uno spettacolo rock burlesque: un teatro che per l’occasione diventerà il palcoscenico di uno show sensazionale. I Dead Poets Society sono: Mario Iob, rocker di spicco della scena musicale regionale, alla voce, Diego Cancian e Roberto De Bellis alle chitarre, Francesco Corazza al basso e Alessandro Piputto alla batteria. Un mix di esperienze musicali, che farà sentire il puro rock, anima della band. Le influenze musicali, mescolate all’alta qualità musicale dei componenti, permettono loro di creare le loro canzoni, dalla musica ai testi. Il risultato: una musica “disperata” che sul palco diventa puro spettacolo.
Le Living Dolls sono un gruppo femminile pop-rock friulano. Il progetto ha preso vita a inizio 2010 a Udine grazie all’appoggio del manager Max Navarro. Le quattro ragazze sanno davvero suonare e si propongono sempre in maniera simpatica, convincente e professionale. La band ha in repertorio cover conosciute, ma anche canzoni meno note che spaziano dall’hard rock anni ’80, al post-grunge dei ’90, al pop e al rock alternativo. Propongono anche brani originali in cui rientrano tutte queste influenze. Il loro sound è un gioco di riff energici, dinamiche istintive e melodie che si intersecano con la ritmica in maniera mai scontata. Line-up: Arianna Messina – Voce, Eliana Cargnelutti – Chitarra e Cori, Stefania della Savia – Basso e Cori, Michela Chiaruttini – Batteria. 
Per informazioni: +39 329 2238694




giovedì 22 marzo 2012

Licenziamenti economici più facili e meno precari con l'apprendistato

camusso cgil


Il piano del governo per la riforma del lavoro: la modifica dell'articolo 18 prevederà il reintegro del posto solo per i licenziamenti discriminatori, ma sarà esteso anche alle imprese con meno di 15 dipendenti. Per quelli economici solo indennizzo, da 15 a 27 mensilità. Contratti a tempo indeterminato dominanti, vincoli su quelli a progetti, rafforzare apprendistato e formazione. E dopo 36 mesi, scatta l'assunzione






    Licenziamenti economici più facili e meno precari con l'apprendistatoROMA - Il premier Mario Monti e il ministro Elsa Fornero hanno spiegato le proposte del governo sulla riforma del mercato del 
    lavoro. Un progetto su cui non c'è l'accordo di tutte le parti 1, ma che l'esecutivo considera abbastanza definito. Ecco i punti principali. Articolo 18. Sul nodo dell'articolo 18, il governo propone di lasciare il reintegro per i soli licenziamenti discriminatori, che si estende però a tutte le imprese, anche quelle sotto i 15 dipendenti, attualmente escluse salvo che per i licenziamenti discriminatori. Sui quelli disciplinari, la proposta del ministro Fornero alle parti sociali è che sia previsto il rinvio al giudice che deciderà il reintegro "nei casi gravi" o l'indennità con massimo 27 mensilità, tenendo conto dell'anzianità. Per i licenziamenti dettati da motivi economici è previsto solo l'indennizzo, che va da un minimo di 15 mensilità a un massimo di 27, facendo riferimento all'ultima retribuzione.L'assicurazione sociale per l'impiego. L'Aspi sostituirà l'odierno sussidio di disoccupazione. Sarà versata per 12 mesi (a regime 18 per gli over 55) e con importi lordi massimi - per il primo semestre, poi destinati a ridursi del 15% ogni sei mesi - di 1.119 euro al mese. Il suo arrivo graduale (si comincia dall'anno prossimo) abolirà la mobilità. "Ci diranno - ha detto la Fornero - che riduciamo le tutele: è vero se pensiamo che l'Aspi durerà un anno, ma noi vogliamo portare l'Aspi a una platea di 12 milioni".

    Vincoli sui contratti a termine
    . Il contratto di lavoro a tempo indeterminato "diventa quello che domina sugli altri per ragioni di produttività e di legame tra lavoratori e imprese", spiega Fornero. Vincoli "stringenti ed efficaci" saranno posti sui contratti intermittenti e su quelli a progetto, rassicura ancora il ministro. Sarà prevista una maggiorazione dell'1,4% sui contratti a termine, ma in caso di assunzione definitiva parte di questo costo sarà restituito all'azienda. Inoltre dopo 36 mesi di contratti a tempo determinato scatterà l'assunzione a tempo indeterminato. 

    Spazio ai contratti di apprendistato. Il governo punta poi a rafforzare il contratto di apprendistato come contratto principale di ingresso nel mercato del lavoro. Fornero aggiunge che bisogna investire nella formazione e non usare l'apprendistato come flessibilità. Sarà "un apprendistato serio che forma il lavoratore, non un para-apprendistato interpretato solo come una modalità per avere un'entrata flessibile". Nel caso in cui il lavoratore non fosse poi confermato "vogliamo - continua la Fornero - che quel periodo gli valga qualcosa. Si potrebbe pensare a una certificazione delle competenze professionali che ha acquisito, in modo che se non è confermato possa spenderle altrove".

    "Contrasto secco alle finte partite Iva". Via libera alla lotta contro i contratti dipendenti 'mascherati' da partite Iva. "Le associazioni datoriali hanno accettato - ha detto la Fornero - che il contrasto sarà secco e severo". 

    Ammortizzatori a regime dal 2017. Per quel che riguarda i nuovi ammortizzatori sociali, il ministro Fornero dice alle parti sociali che partiranno dal 2017, dunque, sarà ancora in transizione nel 2016. Durante la trattativa, il governo aveva fatto riferimento al 2015 come anno per l'entrata a regime dei nuovi ammortizzatori. 

    Basta stage gratuiti dopo i dottorati. Non sarà più permesso alle aziende fare stage gratuiti per i giovani al termine di un ciclo formativo, "ad esempio dopo il dottorato". E' ancora da chiarire che forma avrà il lavoro in questi casi, ma sicuramente sarà prevista una retribuzione: "Se vai in un'azienda a lavorare non lo
    fai gratis. Magari hai una collaborazione o un contratto a tempo determinato, ma il lavoro lo devi pagare".

    Stop alle dimissioni in bianco. Una misura - prevista nel capitolo sulla maggiore inclusione delle donne nel mercato del lavoro, ma ovviamente varrà anche per gli uomini - dovrebbe bloccare questo fenomeno "nel solco delle norme già esistenti".

    Altri interventi da prevedere. La riforma prevede anche delle fasi successive relative alla riduzione della durata dei processi del lavoro e le strutture per l'inserimento nell'impiego, che dovranno essere decise d'accordo con la Regioni.
     

    la Repubblica

    lunedì 19 marzo 2012

    "Picchiati dai buttafuori perché gay" L'aggressione in discoteca a Varese

    VIDEO

    Omofobia, Gay help line: ''A Nord sono aumentate le aggressioni''

    L'episodio nella notte a Luino, denuncia Paolo Patanè, presidente nazionale di Arcigay
    Il deputato pd Paola Concia annuncia un'interrogazione parlamentare su questa vicenda
    La replica dei gestori: "La lite è avvenuta all'esterno e i nostri ragazzi l'hanno sedata"

    Nel corso della notte a Luino, in provincia di Varese, in una nota discoteca nella frazione di Germignaga, sette ragazzi - fra i quali Marco Coppola, presidente provinciale di Arcigay Verbania e componente della segreteria nazionale dell'associazione - sono stati vittima di una aggressione omofoba da parte della security del locale JustIn disco&dinner. I ragazzi stavano ballando su un cubo fra di loro quando, "identificati" come omosessuali, sono stati costretti a scendere, insultati, pestati brutalmente e infine allontanati dal locale. Lo rende noto Paolo Patanè, presidente nazionale di Arcigay. Su richiesta dei ragazzi sono intervenuti i carabinieri e al pronto soccorso dell'ospedale locale sono state prestate loro cure immediate e prodotti i relativi referti. 

    L'Arcigay: "Scandaloso silenzio ideologico". "Questo episodio segna davvero un limite insopportabile - commenta Patanè - E' tragicamente simbolico che uno dei massimi dirigenti nazionali di Arcigay sia stato vittima di questa spregevole aggressione omofoba. A Coppola e agli altri ragazzi va la mia solidarietà, carica di rabbia per la brutalità ingiustificabile, l'odio subito e per una battaglia che si infrange sempre su un muro di scandaloso silenzio ideologico". Il deputato pd Paola Concia rivolgerà un'interrogazione parlamentare, su richiesta dell'Arcigay, e l'associazione si appresta a denunciare quanto accaduto all'Unar, l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni, e all'Oscad, l'osservatorio contro le discriminazioni 
    delle forze dell'ordine.

    La replica dei gestori. "Escludiamo categoricamente che quei ragazzi siano stati aggrediti dai nostri buttafuori", fa sapere Samuele Lama, uno dei soci della discoteca JustIn disco&dinner. "La lite è avvenuta all'esterno e i nostri addetti alla security sono intervenuti per sedarla. E l'unico ad aver riportato una leggera contusione è proprio uno dei nostri vigilanti. Siamo stati noi, del resto, a chiamare i carabinieri. Davvero non possiamo essere accusati di omofobia, visto che con noi lavorano anche ragazzi gay".

    Carfagna: "Nessuna tolleranza". 
    "Quello accaduto a Luino è un episodio grave: ciascun cittadino è uguale davanti alla legge e deve poter godere dei medesimi diritti". Così l'ex ministro Mara Carfagna commenta la notizia dell'aggressione. "L' uso della violenza é sempre inaccettabile - prosegue - Lo è ancora di più se la sua causa è il presunto orientamento sessuale delle vittime: l'atto assume un disvalore sociale particolare. Sono certa che i responsabili, anche grazie al lavoro dell'osservatorio della polizia, saranno individuati e giudicati con la dovuta severità. Non esiste e non può esistere alcuna tolleranza per gli atti di omofobia".

    Grillini (Idv): "Una legge contro l'omofobia".
     Sulla vicenda interviene il responsabile diritti civili e associazionismo dell'Italia dei valori, Franco Grillini, secondo il quale "i bruti e i razzisti continuano imperterriti a praticare quell'omofobia che in Italia non trova nessun freno nella legislazione, a differenza di quanto accade nel resto d'Europa, dove in casi come questi esiste una tutela legislativa ed è possibile ricorrere immediatamente alle forze dell'ordine". Grillini anticipa poi che "l'Idv presenterà al più presto un'interrogazione parlamentare e ha già proposto la discussione di una legge sull'omofobia chiedendo alla Camera, un intervento immediato. Esiste un grave problema culturale legato al razzismo e al maschilismo, tuttavia, che non si combatte solo con una legge adeguata, ma necessita anche di una profonda trasformazione culturale".


    )

    Udinese infuriata Cavani salva il Napoli

    Lo scontro diretto per la zona Champions termina 2-2: Pinzi e Di Natale lanciano i friulani. L'uruguaiano grande protagonista della rimonta: sbaglia un rigore e poi si fa perdonare con una doppietta. Espulsi Fabbrini e il tecnico Guidolin tra i bianconeri 

    UDINE. Cavanissimo. Un pareggio pro-Lazio. L’Udinese e il Napoli sono rimasti dietro la squadra del friulano Reja. Ha deciso Rocchi, con l’espulsione di Fabbrini, decisione forse troppo severa per doppio giallo. L’Udinese, che era in vantaggio per 2-0, è stata raggiunta da una doppietta di Cavani che aveva appena sbagliato un rigore.
    Il Napoli è partito meglio dell’Udinese che, dopo un quarto d’ora, ha cominciato a emergere e a costruire. Il gol del vantaggio friulano è stato messo a segno al termine di una bella triangolazione Di Natale-Fabbrini-Pinzi: il centrocampista (incontrollato) ha insaccato da due passi. Un gran gol, ma anche una disattenzione (Cannavaro) della difesa partenopea. La squadra di Mazzarri è rimasta all’asciutto nel primo tempo: l’attenta difesa friulana gli ha impedito di portare grandi insidie a Handanovic. Si è sentita l’assenza di Lavezzi, mentre l’Udinese, che ha dovuto inventarsi la catena di destra per le assenze, ha trovato un Pereyra dinamico e capace di chiudere e impostare la manovra. Nonostante gli sforzi per pareggiare del Napoli, l’Udinese è andata al raddoppio con Di Natale (19.mo gol stagionale) dopo un palo di Pinzi che è stato fra i migliori insieme con Pasquale.
    L’espulsione di Fabbrini (forse provvedimento eccessivo da parte di Rocchi) ha costretto l’Udinese a giocare l’ultima mezz’ora in dieci. Handanovic ha parato un rigore calciato male da Cavani (centrale). È stato il quinto penalty fallito quest’anno dal Napoli. Guidolin è stato espulso per proteste. Che finale! Cavani ha riaperto la partita su punizione (un gran tiro) e poi ha trafitto Handanovic da sinistra con un tiro irresistibile. Per fortuna dell’Udinese, Handanovic ha fatto una paratissima su tiro di Zuniga. 
    Nello spareggio per il terzo posto fra due squadre reduci dall’eliminazione di Coppa, non si è sentita nè la delusione, nè la stanchezza. I riflessi di Stamford Bridge hanno avuto un certo peso sull difesa del Napoli, che ha dovuto affrontare una partita molto difficile e adesso dovrà rimettersi in carreggiata per riconquistare un posto in Champions League. I friulani, che nelle ultime due partite avevano portato a casa un solo punto (in casa con l’Atalanta), senza segnare gol, si son dovuti accontentare del pareggio, mentre il Napoli ha interrotto la bella serie di cinque vittorie consecutive. Mazzarri, privo di Maggio e Lavezzi, ha schierato Zuniga e Dossena esterni e Dzemaili dietro il duo Pandev-Cavani, con Hamsik in difesa. In difesa, Britos a sinistra al posto di Aronica. Guidolin, privo di Benatia, Ferronetti, Basta, Badu e Isla, ha dovuto ricostruire la difesa, schierando Coda terzino, Danilo centrale e Domizzi a sinistra. A centrocampo, Pereyra e Pasquale esterni. A cooperare con Di Natale, Fabbrini in attacco. Sotto una pioggia piuttosto fastidiosa, Udinese e Napoli si son dati battaglia subito.
    La squadra di Mazzarri sulle prime è apparsa più pericolosa: Cavani si è fatto vivo con una girata di testa di poco fuori al 9’. Poi il cannoniere azzurro, in contropiede, su lancio di Dzemaili, ha tirato da sinistra fuori rasoterra. Al 13’ Dzemaili ha concluso una bella manovra corale. Il Napoli ha cercato di aggredire l’Udinese sulla propria sinistra, dove l’avversario è apparso più sguarnito, per le molte assenze. Il break friulano al 15’: Pasquale ha sparato da fuori e la palla è stata deviata a lato. Poi ha ripreso ad attaccare il Napoli e alla conclusione è andato Inler da sinistra: palla smorzata e parata di Handanovic.  Su una respinta della difesa del Napoli, al 24’ Pinzi ha cercato la porta, ma il suo tiro è stato deviato. Un’entrataccia di Coda su Cavani al 26’ ha messo in difficoltà l’uruguaiano.
    E due minuti dopo ha segnato l’Udinese: errore di Cannavaro che ha dato a...Di Natale che ha aperto su Fabbrini; l’ex empolese da destra ha centrato rasoterra e l’incustodito Pinzi ha insaccato facilmente. La reazione del Napoli, sulla destra, con Zuniga e Gargano, non ha colto nel segno. Piuttosto, è stata l’Udinese ad andare ancora al tiro con Fabbrini. Una partita tambureggiante: da un’area all’altra. Handanovic ha deviato sulla destra un tiro di Gargano al 39’. Insomma, il Napoli ha cercato il pareggio, ma l’Udinese ha saputo contenerlo, riproponendosi in avanti. Nella ripresa, la squadra di Mazzarri si è riversato in avanti, ma Dzemaili e Cavani hanno fatto qualche errore in fase conclusiva. E l’
    Udinese ha raddoppiato: Pasquale da sinistra, colpo di testa di Pinzi che ha colpito il palo alla destra di De SAnctis. Sulla respinta, Di Natale ha insaccato. L’espulsione di Fabbrini (doppio giallo troppo severo) ha complicato la partita dei friulani. Mazzarri ha inserito Hamsik e e Vargas: l’Udinese ha dovuto subire l’offensiva del Napoli. Cavani al 21’ ha tentato di tacco. Handanovic è stato il protagonista della fase finale della partita. L’Udinese ha cercato di far scorrere i minuti. Guidolin ha rimpiazzato Di Natale con Floro Flores. È cominciato l’assedio del Napoli.
    Per un fallo chiarissimo di Domizzi in area, Rocchi ha indicato il dischetto. Cavani ha tirato centrale e Handanovic ha parato facilmente. Il «Matador« si è rifatto con una magistrale punizione di Cavani che ha lasciato di sasso Handanovic. Il cannoniere del Napoli al 40’ ha ricevuto sulla sinistra e ha insaccato (palo-gol), pareggiando. Handanovic ha salvato poi il risultato su tiro di Zuniga. L’Udinese non avrebbe meritato di perdere.


    SERIE/ /28 GIORNATA
    Inter e Lazio, momento nero   Napoli, gran recupero a Udine

    Inter e Lazio, momento nero Napoli, gran recupero a Udine 

    Guarda tutti i gol della giornata

    I nerazzurri fanno 0-0 con l'Atalanta a San Siro. Biancocelesti ko a Catania ma sempre terzi. Cavani sbaglia rigore e poi segna due gol: è 2-2. Stasera Roma-Genoa di NICOLA APICELLA